Sarah, udienza sospesa e rinviata al 10 ottobre

di Mena Grimaldi

 TARANTO. Il tanto atteso faccia a faccia tra Sabrina Misseri e Concetta Serrano in tribunale per l’udienza preliminare del processo per il delitto di Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana uccisa il 26 agosto dello scorso e ritrovata in fondo ad una cisterna nella notte del 6 ottobre, si è concluso subito con un rinvio.

Il gup del tribunale di Taranto, Pompeo Carriere, infatti, ha accolto la richiesta di remissione del processo

presentata dall’avvocato Franco Coppi, legale di Sabrina, sospendendo l’udienza preliminare, che si terrà il 10 ottobre prossimo, e disponendo la trasmissione degli atti alla Cassazione. Coppi, in base all’articolo 45 del Codice di Procedura Penale, aveva presentato ad inizio udienza la sospensione del processo per incompatibilità ambientale.

Secondo i difensori di Sabrina ci sarebbe un ambiente ostile nei confronti della ragazza perché l’opinione pubblica ha emesso già un verdetto di colpevolezza.

La mattinata era iniziata con una ressa di curiosi e giornalisti davanti al palazzo di giustizia di Taranto.L’udienza di oggi era stata fissata con decreto d’urgenza poiché il 14 ottobre scadono i termini di custodia cautelare per Sabrina. Tra i primi ad arrivare, Michele Misseri, zio di Sarah, accompagnato dal suo legale, Armando Amendolito e il nipote Cosimo Cosma, entrambi accusati della soppressione del cadavere della quindicenne.In aula anche Concetta Serrano, madre di Sarah, e leuniche due detenute dell’inchiesta: Cosima Serrano, sorella di Concetta, e Sabrina Misseri, figlia di Cosima Serrano e Michele Misseri, accusate di sequestro di persona e omicidio.

Complessivamente sono tredici gli imputati per i quali la procura di Taranto ha chiesto il rinvio a giudizio e che questa mattina sono comparsi davanti al gup del tribunale di Taranto. Di concorso in omicidio sono accusate la cugina della vittima, Sabrina Misseri e la madre di quest’ultima, Cosima Serrano. Michele Misseri, padre e marito delle imputate, risponde invece della soppressione del cadavere insieme con le stesse donne, con il fratello Carmine Misseri e il nipote Cosimo Cosma.

Davanti al gup anche quattro avvocati. Vito Junior Russo, ex difensore di Sabrina Misseri, e Gianluca Mongelli, accusati di favoreggiamento personale. Per Russo ci sono, inoltre, le accuse di intralcio alla giustizia e di soppressione di atti veri, quest`ultima insieme con la moglie, Emilia Velletri, anche lei ex difensore di Sabrina. All’avvocato Francesco De Cristofaro, del foro di Roma, ex legale di fiducia di Michele Misseri, la Procura contesta il reato di infedele patrocinio.

Accusati di favoreggiamento anche i familiari e i conoscenti di Giovanni Buccolieri: i cognati Antonio Colazzo e Anna Scredo, la suocera dello stesso Buccolieri, Cosima Prudenzano, e l`imprenditore turistico Giuseppe Nigro. Buccolieri è il fioraio di Avetrana che in un primo momento aveva dichiarato di aver visto Cosima costringere Sarah a salire in macchina per poi ritrattare il tutto dicendo che si era trattato di un sogno.

Per la Procura di Tarantoil quadro accusatorio è abbastanza chiaro. Sarah fu uccisa in casa Misseri da Sabrina, aiutata dalla madre Cosima. Michele Misseri, insieme con il fratello e il nipote, si occupò della soppressione del cadavere, gettandolo in un pozzo in contrada Mosca, nelle campagne di Avetrana. Nessun dubbio per la Procura, sul movente dell’omicidio: la gelosia di Sabrina per la cugina Sarah, che, come lei, si era invaghita di Ivano Russo, un amico comune.

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