Melania uccisa per un “segreto inconfessabile”

di Mena Grimaldi

Salvatore Parolisi e Melania ReaTERAMO. “Non un delitto scaturito da un movente passionale, bensì nato da quello che Melania avrebbe scoperto quando lo seguiva, lo controllava e pedinava”.

A scriverlo è il giudice per le indagini preliminari di Teramo, Giovanni Cirillo, che nelle 185 pagine di ordinanza, meditata e scritta in soli tre giorni, non solo ha deciso che Salvatore Parolisi deve restare in carcere per aver ucciso la moglie con crudeltà, ma sposta il possibile movente ben oltre il triangolo Salvatore- Melania – Ludovica.

Per il giudice Ludovica non è il movente. “Di fatto – si legge dall’ordinanza – la situazione nella quale versava, pareva andargli benissimo. Famiglia e distrazione. Pazienza se a Ludovica tutto ciò non andava bene. Se ne sarebbe fatta una ragione. Lui l’avrebbe convinta ogni volta a non andarsene”. Per il giudice “l’omicidio deve essere attribuito a Parolisi, il marito, senza alcuna ragionevole possibilità alternativa”, ma le ragioni vanno ricercate in un segreto inconfessabile legato alla sfera sessuale o al mondo della caserma. “Occorre approfondire i rapporti interni alla caserma – scrive Cirillo – gli eventuali giri di droga e le altre relazioni extraconiugali, un qualcosa di compromettente dal punto di vista dell’immagine virile del caporalmaggiore di Frattamaggiore”.

In questo quadro indiziario, il giudice per le indagini preliminari da molta importanza alla testimonianza dell’amica del cuore di Melania, Imma. “Nei giorni precedenti all’omicidio – racconta Imma – Melania appariva molto nervosa, fumava molto. In un occasione mi disse che dovevamo vederci perché doveva raccontarmi qualcosa di molto brutto, ma non ne ha avuto il tempo”. Il sospetto del magistrato, dunque, è che Salvatore abbia ucciso la moglie perché temeva che rivelasse un segreto inconfessabile.

Nelle 185 pagine di ordinanza, il magistrato di Teramo ricostruisce anche le fasi del delitto e propende per la premeditazione e non per il delitto d’impeto “emerge una certa preparazione all’aggressione, in un luogo isolato e con un’arma bianca. Le tracce di dna femminile ritrovate sul corpo di Melania potrebbero essere attribuite ad una stretta di mano”.

Infine, c’è un’altra storia nel passato di Salvatore e Melania che va approfondita. Nel 2008, all’epoca i due erano ancora fidanzati, Parolisi è coinvolto in un incidente stradale in cui perde la vita un bimbo. Salvatore e la moglie avrebbero dovuto testimoniare al processo a breve. Secondo il magistrato, quell’incidente e la morte del bambino avevano così turbato Melania tanto da aumentarne i litigi tra i due in vista della testimonianza al processo.

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