Manovra, gli operai della Fiat Pomigliano contestano i tagli del governo

di Redazione

 NAPOLI.Gli operai della Fiat di Pomigliano dicono “no” ai tagli alle politiche sociali previsti nella manovra anti-crisi del Governo Berlusconi.

E giovedì, per manifestare il loro dissenso, hanno distribuito volantini, tradotti anche in inglese, spagnolo e francese al molo Beverello di Napoli per far conoscere le proprie ragioni e la condizione degli operai Fiat dello stabilimento campano.

“La manovra – ha spiegato Gerardo Giannone, dell’associazione Classe operaia della Fiat di Pomigliano – ancora una volta mette le mani in tasca agli italiani lavoratori perché tagliare le risorse agli enti locali significa tagliare le politiche sociali e i servizi ai cittadini che dovranno pagarli di tasca propria”. L’aumento dei costi della vita che saranno indotti dai tagli del testo che ieri è approdato al Senato, come sottolineato da Giannone, “andrà a influire esclusivamente sui redditi medio-bassi, sulla qualità della vita di quanti già fanno sacrifici come gli operai di Pomigliano che, in cassa integrazione, guadagnano 11mila euro l’anno”. “Noi – ha aggiunto – vogliamo dire agli italiani e agli stranieri che l’Italia è un bel Paese, ma c’è una classe dirigente e politica che non è disposta a fare a sua volta sacrifici”.

E intanto, a ottobre, nello stabilimento campano inizierà la produzione della Panda che, come spiegato, dovrebbe produrre un fatturato di 4 miliardi di euro. “Noi – ha proseguito Giannone – chiediamo alla Fiat di accelerare sui tempi così da reintegrare l’intera classe operaia di Pomigliano che conta circa cinquemila lavoratori”.

Secondo il crono programma riferito dai manifestanti, nel mese di ottobre si avvierà la produzione della Panda destinata al mercato italiano e a novembre quella per il mercato estero. Un calendario che, ha concluso Giannone, consentirà entro la fine del 2011 di far lavorare nello stabilimento campano dalle 1.500 alle 2mila unità per arrivare entro la fine del 2012 al reintegro completo degli operai.

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