Oliva: “De Chiara è stato sfiduciato dal sindaco, non da me”

di Redazione

Alfonso OlivaAVERSA.Nicola De Chiara è stato sfiduciato dallo stesso sindaco Ciaramella e non certamente da me”.

Alfonso Oliva risponde al documento del Gruppo della Libertà evidenziando che se è vero che il primo cittadino ha conferito i poteri a De Chiara il 26 maggio, è anche vero che il 27 ha sottoscritto la nomina del dirigente Antonio Di Santo per il settore patrimonio e mercato ortofrutticolo. Di fatto, quindi, la delega a De Chiara sarebbe stata abrogata dalla nuova volontà di Ciaramella di utilizzare i suoi poteri. Insomma, al di là dei cavilli giuridici, per Oliva “c’era e c’è la necessità di un vicesindaco politico, di un vice sindaco che faccia parte del partito dello stesso sindaco, come ho detto anche quando si ipotizzava che Ciaramella sarebbe stato candidato quale presidente dell’amministrazione provinciale”.

Inoltre, sempre per l’assessore pidiellino “De Chiara è da dodici anni sulle spalle dei contribuenti aversani, prima per due anni quale addetto stampa dell’allora sindaco Gennaro Golia e poi quale assessore alla cultura, ma non ha avuto alcun merito particolare se non quello di aver organizzato qualche festa. Abbia un sussulto, continui a fare l’assessore, ma rifiuti l’appannaggio relativo”.

Per Oliva “De Chiara ha cercato di fare il supersindaco mettendosi a decidere nei diversi settori da quello a me delegato organizzando l’evento del camper della legalità senza che io ne sapessi alcunchè, come ha ricevuto il coordinatore dei giudici di pace per parlare di temi che erano nella delega del collega Luciano Luciano che ha anche lui protestato. Inoltre, è il Popolo della Libertà che non lo riconosce come vicesindaco. Si tenga la delega alla cultura, ma quella di vice sindaco deve andare ad un esponente del Popolo della Libertà”.

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