Evade dai domiciliari a Catania e partorisce ad Aversa

di Nicola Rosselli

 AVERSA. Doveva essere agli arresti domiciliari a Catania, invece C.T., 36 anni, è evasa, giungendo sino ad Aversa, dove ha partorito presso il “Moscati” …

…e ha cercato nuovamente di far perdere le proprie tracce, finendo a chiedere aiuto ad una collega giornalista che, intuito quanto era accaduto, ha avvertito i carabinieri della locale stazione che l’hanno riaccompagnata in ospedale, a causa delle sue condizioni di salute, denunziandola per evasione, in attesa che si rimetta in sesto.

La donna aveva lasciato quell’abitazione catanese che considerava una gabbia qualche giorno fa e, dopo diverse peripezie, è giunta fino ad Aversa dove, essendo in dolce attesa, è stata costretta a far ricorso ai sanitari dell’ospedale “San Giuseppe Moscati” per far nascere il figlio che portava in grembo. La giovane aveva partorito nella mattinata di ieri e tutto era andato per il meglio. In perfetta salute anche il neonato che è ancora presso il nido del reparto di neonatologia del nosocomio aversano. Quando si è ripresa dai dolori del parto, la donna si è rivestita ed ha lasciato l’ospedale.

Le sue condizioni di salute non erano, però, delle migliori. Si trascinava ed aveva un viso che tradiva il dolore. Mentre percorreva una strada nei pressi dell’ospedale, via Cirigliano, ha visto un’auto con a bordo una donna ed un bambino e si è decisa a chiedere aiuto. Ha chiesto di essere accompagnata ala stazione ferroviaria, ma di avere bisogno di passare prima per un supermercato per comprare degli assorbenti. La donna al volante era una collega giornalista che ha intuito che qualcosa non andava ed ha avvertito i carabinieri della locale stazione. Quasi immediato l’intervento e gli accertamenti che hanno portato a chiarire l’intera storia.

Alla fine, a causa del suo stato di salute, la neo mamma è stata solo denunziata per evasione e riaccompagnata in ospedale dove ha potuto continuare a curare il neonato che aveva dato alla luce solo poche ore prima.

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