Droga tra Latina e il casertano: due arresti a Villa Literno

di Redazione

 VILLA LITERNO. Gli agenti delle squadre mobili di Caserta e Latina, nel corso di un servizio congiunto finalizzato al contrasto del traffico di stupefacenti, a Villa Literno, hanno tratto in arresto due persone.

Si tratta diIlaria Gattamelata, 23 anni, di Cori (Latina), ed il cittadino tunisino Sebti Khoualfia, 35 anni, domiciliato a Villa Literno. Nel primo pomeriggio di martedì, la squadra mobile di Latina, nell’ambito di servizi volti al contrasto dello spaccio di stupefacenti effettuava un servizio di pedinamento di Gattamelata, ritenuta frequentatrice degli ambienti collegati allo spaccio del comprensorio di Latina. La giovane, in particolare, saliva a bordo di treno diretto in Campania, scendendo alla stazione di Aversa, dove nel frattempo era stato predisposto un servizio di osservazione da parte della Squadra Mobile di Caserta, allertata dai colleghi di Latina.

Discesa dal treno, la 23enne saliva a bordo di una vettura condotta da un cittadino extracomunitario, poi identificato in Khoualfia, insieme al quale raggiungeva l’abitazione di questi sita a Villa Literno, seguiti discretamente dai poliziotti, ormai certi che il viaggio della donna era finalizzato all’acquisto di stupefacente. Usciti dall’abitazione, i due sospetti venivano fermati dalla polizia che nell’immediato non rinveniva alcuna traccia di stupefacenti addosso ai due, sebbene all’interno dell’abitazione del tunisino venissero rinvenuti un paio di guanti in lattice, del nastro isolante di colore rosso e la somma di 2500 euro, occultata in una stampante.

La donna e il nordafricano venivano accompagnati all’ospedale Pineta Grande di Castelvolturno per essere sottoposti ad esami radiografici e verificare se avessero ingerito degli ovuli contenenti lo stupefacente. Poco dopo essere giunta presso il nosocomio, la Gattamelata, dopo avere chiesto di andare in bagno, espellevaun ovulo, immediatamente recuperato da una donna poiziotto che l’aveva accompagnata, che conteneva altri due involucri più piccoli che risultavano contenere, in totale, 10 grammi di eroina, che poi ammetteva di avere acquistato da Khoualfia. Peraltro, l’ovulo era avvolto da nastro adesivo di colore rosso dello stesso tipo di quello rinvenuto presso l’abitazione dell’extracomunitario.

I due venivano arrestati per detenzione ai fini di spaccio dell’eroina. Inoltre, il tunisino, che annoverava numerosi “alias” (falsi nomi), veniva arrestato anche in relazione ad un ordine di carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica di Bologna il 3 febbraio scorso, per la espiazione della pena residua di 1 anno e 7 mesi di reclusione per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate e spendita di monete false. Infatti, Khoualfia, nel gennaio del 2007, fu arrestato in flagranza di reato dalla polizia ferroviaria di Bologna perché sorpreso in possesso di 4mila euro falsi.

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