Piano Casa, la maggioranza: “Dal Pd solo strumentalizzazioni”

di Redazione

 SANT’ARPINO. Quello che afferma il Partito Democratico e per esso il consigliere Savoia, a proposito del “Piano Casa”, è assolutamente strumentale e in palese contraddizione con l’operato delle stesso consigliere di opposizione.

Basti pensare che Savoia da sindaco aveva lavorato intensamente per realizzare gli alloggi negli ambiti territoriali delle cosiddette “Zone C”. Solo la sconfitta elettorale ne ha bloccato l’attuazione. Noi, con la sopraggiunta normativa del “Piano Casa”, pur potendo estendere in deroga al PRG anche in altre zone la possibilità di costruire abitazioni, abbiamo preferito limitare gli interventi ai soli tre ambiti già destinati dal Prg (da oltre 30 anni!) ad interventi di edilizia residenziale pubblica, alle stesse condizioni planovolumetriche stabilite nel nostro piano urbanistico.

Di conseguenza, il Piano Casa ne ha semplicemente semplificato la procedura di attuazione. Di ciò Savoia e il Pd ne sono coscienti tant’è che in consiglio comunale hanno dato il loro favorevole sia alla delibera di delimitazione degli ambiti nell’ambito del “Piano Casa” che a quella d’indirizzo con le “Linee guida” che disciplinano la realizzazione degli interventi di edilizia residenziale sociale nei tre ambiti in oggetto. I due atti sono passati all’unanimità in consiglio senza che alcuno dicesse alcunchè di contrario!

Dunque ci limitiamo ad attuare strettamente il Prg vigente a delle condizioni rigorose e restrittive e di grande vantaggio per l’ente e per l’intera comunità tant’è che i soggetti attuatori a più riprese hanno lamentato che le “condizioni planovolumetriche” della precedente giunta erano a loro più favorevoli perchè meno limitative.

Stiamo seguendo pedissequamente la normativa sull’edilizia sociale (housing sociale) che darà effettivamente (e finalmente!) delle possibilità di alloggi alle giovani coppie, agli anziani, alle famiglie disagiate, ecc. Due sono gli atti ufficiali prodotti e più che alle voci noi ci atteniamo solo ed esclusivamente ad essi.

I soggetti attuatori con cui ci relazioniamo sono gli stessi con cui si confrontava Savoia, non è cambiato nessuno. Dunque, se questi soggetti erano validi allora non capiamo perchè non lo debbano essere oggi? Come pure non comprendiamo il perchè allora, quando Savoia era sindaco, erano considerati interventi di valenza sociale e oggi gli stessi interventi vengono considerati pericolose cementificazioni?Le voci lasciano il tempo che trovano. Se si hanno elementi concreti – a noi non noti – si riferiscano con precisione senza creare ad arte degli inutili allarmismi. Come pure sulle “risorse di dubbia derivazione”, se Savoia sa delle cose che noi non conosciamo ce lo dica subito ma soprattutto lo riferisca prontamente all’autorità giudiziaria.

Noi stiamo, lo ribadiamo, attuando nè più nè meno che le previsioni dimensionali del Prg e non autorizzeremo un metro in più. La nostra intenzione è semplicemente di soddisfare la legittima aspirazione di quanti a Sant’Arpino sono in cerca di un’abitazione e da 30 anni aspettano invano (vedi ad esempio il caso della Cooperativa di S.Elpidio).

La speculazione, ahinoi, è stata procurata da chi non attuando nel tempo questi interventi ha favorito l’imprenditore di turno che a fronte di un’elevata richiesta ha offerto immobili a prezzi non proprio accessibili. Non si comprende quest’improvviso cambio di rotta di Savoia e del Pd che crediamo sia da addebitare ad altri fattori, a noi non noti, ma sicuramente non alle “voci” che sono le stesse di sempre!

Alleanza Democratica per S.Arpino

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