I 35 Lsu santarpinesi aderiscono all’agitazione nazionale

di Redazione

 SANT’ARPINO. I 35 Lavoratori Socialmente Utili in servizio presso il Comune di Sant’Arpino hanno aderito allo sciopero nazionale proclamato dall’Unione Sindacale di Base per venerdì 11 marzo.

Gli Lsu, durante l’orario servizio consueto, hanno presidiato con un sit in la casa comunale di Piazza Umberto I. L’agitazione è nata per contrastare il progetto contenuto nella cosiddetta “Legge Brunetta” che di fatto equipara questi lavoratori a quelli effettivamente in organico alle pubbliche amministrazioni. “In questo modo – sostengono i manifestanti – rientreremo nel canonico processo di turn over, venendo di fatto esclusi da qualsiasi ipotesi di stabilizzazione”.

“I precari – si legge nella nota delle Unioni Sindacali di Base – stanno subendo oggi un fortissimo attacco volto a riportarli nella condizione di lavoratori fantasma senza diritti e futuro, anzi di disoccupati e con risibili ammortizzatori sociali di ‘buona uscita’. Dopo aver posto al centro dell’attenzione politica e mediatica la questione della perdita di futuro legata alla precarietà, ottenuto con le lotte l’avvio di un processo di stabilizzazione del precariato nella pubblica amministrazione e, con le vertenze legali, l’affermazione del principio del diritto alla trasformazione a tempo indeterminato dei contratti anomali, oggi ci vogliono scaricare I precari sono diventati i bersagli facili su cui scaricare i costi della crisi: i primi a pagare perché più facilmente espellibili e meno organizzati. Così in poco meno di un anno questo governo, con l’appoggio dei sindacati complici, ha messo in fila una serie di provvedimenti volti a ricacciare i precari nell’anonimato della disoccupazione, del lavoro nero, nella totale assenza di futuro, puntando così ad eliminare il problema del precariato eliminando i precari! Il blocco delle assunzioni con i tagli al personale e ai servizi pubblici,la manovra finanziaria con il taglio del 50% della spesa per i contratti precari,il collegato lavoro con il condono per le aziende che hanno sfruttato la precarietà, sono la sola risposta che si è voluta dare alla crisi, colpendo direttamente i precari e contrabbandando pochi ammortizzatori sociali, insufficienti e risibili e la ripresa dei progetti Lsu, come l’unica soluzione possibile”.

Hanno manifestato solidarietà ai lavoratori socialmente utili santarpinesi, non solo gli altri impiegati comunali, ma anche gli amministratori cittadini a cominciare dal sindaco Eugenio Di Santo e dall’assessore al Personale Salvatore Brasiello.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico