Differenziata, niente raccolta umido: Udc chiede lumi ai commissari

di Redazione

Giacomo Di RonzaGRICIGNANO. La sezione cittadina dell’Udc, attraverso il dirigente Giacomo Di Ronza, ha inviato al responsabile dell’area tecnica e alla commissione prefettizia una richiesta di chiarimenti sullo stato della raccolta differenziata a Gricignano, …

… in particolare sul fatto che la frazione umida non viene portata in impianti di recupero ma “mischiata” al secco indifferenziato, con ricadute negative sulla popolazione.

“I Comuni – spiegano dall’Udc – sono obbligati ad effettuare e porre in essere un piano di raccolta differenziata di tutte le frazioni, in virtù del decreto legge 196/2010 che prevede che i Comuni debbano raggiungere degli obiettivi minimi di differenziata, pena diffida da parte del Prefetto verso quelli inadempienti a mettersi in regola con il sistema di raccolta differenziata dei rifiuti. Inoltre, le normative vigenti prevedono che, qualora i Comuni non dovessero raggiungere tali obiettivi, è imposta una maggiorazione della tariffa di smaltimento che varia dal 15% al 40% dell’importo stabilito per ogni tonnellata di rifiuti smaltiti”.

“Per gli anni 2010 e 2011 – continuano i centristi – vi è stato un aumento della Tarsu da parte del Comune (atto dovuto) a seguito del decreto del presidente della provincia di Caserta (numero 9 del 28 maggio 2010), passando da 88 a 138,9 euro per ogni tonnellata di rifiuto conferita in discarica”. Ciò premesso, l’Udc chiede “come mai a Gricignano sono ormai mesi che la raccolta della frazione organica (umido) non viene portata in impianti di recupero ma, al contrario, viene regolarmente raccolta e mischiata unitamente ad altre frazioni (secco indifferenziato), disincentivando così la cittadinanza ad effettuare la differenziata”.

Inoltre, continuano dal partito di Casini, “la mancata effettuazione della raccolta dell’umido separatamente alle altre frazioni produce una serie di conseguenze negative per l’Ente, in primis un maggior conferimento in discarica e il non raggiungimento degli obiettivi minimi di differenziata stabiliti dalle normative vigenti, con il rischio di comportare aumenti della Tarsu per il prossimo anno ai danni della cittadinanza”. Tra l’altro, “da diverso tempo – prosegue l’Udc – la distribuzione all’utenza delle buste, per la raccolta delle varie frazioni riciclabili, non viene effettuata dal Consorzio unico”.

Infine, i centristi segnalano “il problema dei rifiuti ingombranti che proliferano ormai sui marciapiedi, fuori dalle abitazioni, lungo i cigli delle strade urbane e periferiche. I cittadini – sottolinea l’Udc – chiamano regolarmente il consorzio per il ritiro degli ingombranti ma la risposta è che non è possibile ricevere il servizio perché l’Ente non ha comunicato la piattaforma nella quale deve essere portato per il recupero, contribuendo anche in questo caso al non raggiungimento degli obiettivi minimi stabiliti dalla normativa”.

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