Griffo risponde a Di Lauro: “Parla tanto per parlare”

di Redazione

Michele GriffoTRENTOLA DUCENTA. Il candidato sindaco di “Insieme per la Città”, Michele Griffo, risponde alle critiche sollevate dal socialista Raffaele Di Lauro, candidato alla carica di consigliere della lista “Alternativa Civica”.

“Pur restando sempre convinti, anche al cospetto di attacchi privi di qualsiasi validità, che i tanti problemi della città sono prioritari, non possiamo sottrarci a dare delle appropriate risposte a sproloqui e ad idiozie come quelle dell’ex consigliere ed ex assessore Di Lauro. Comprendiamo bene che Di Lauro, per darsi un po’ di visibilità, deve parlare (naturalmente sempre a vanvera).

Ha sollevato problemi sulla nostra proposta tendente all’abolizione dell’addizionale Irpef, noi confermiamo che sarà abolita e diciamo, al poeta canterino delle parole inutili, che verrà eliminata intervenendo tra l’altro con l’eliminazione dell’indennità agli amministratori comunali e riducendo spese inutili e superflue o esose come gli interventi per circa 250mila euro all’anno per riparazioni stradali e mai saranno prodotte spese folli come i 6 milioni per i rifiuti. Per noi l’eliminazione dell’Irpef non è una novità, i dipendenti ed i pensionati sanno bene che durante la mia gestione 1997-2007 non è stata mai applicata. Di Lauro forse era impegnato in altre cose ma certamente come dipendente ne ha beneficiato.

Per quanto riguarda il Liceo Scientifico anche un modesto amministratore dovrebbe capire che il finanziamento dei 4 milioni per la struttura è stato inserito dall’amministrazione provinciale nel programma triennale del 2012 e non del 2011, solo per dare la possibilità alla prossima amministrazione comunale, e solo all’amministrazione comunale e non al commissario prefettizio, di localizzare e progettare l’opera. Il buon Di Lauro, come ex amministratore degli anni ‘90 e del 2007, dovrebbe almeno sapere che il programma triennale delle opere pubbliche approvato dagli enti locali deve restare in pubblicazione per tre mesi e poi approvato dall’ente proponente, quindi l’amministrazione provinciale non avrebbe completato l’iter prima di maggio. Di Lauro dovrebbe sapere che per mandare in gara l’opera era necessario procedere alla localizzazione della stessa, all’approvazione del progetto preliminare e alla relativa approvazione del progetto definitivo esecutivo, previo inserimento del finanziamento dei 4 milioni nel piano triennale delle opere pubbliche del nostro Comune in pubblicazione per tre mesi, con tutte le possibili accelerazioni degli atti l’iter terminava non prima del 2012; in tal caso il finanziamento saltava (per buona pace delle capacità amministrative di Di Lauro).

Per quanto riguarda il richiamo ad alcune opere della mia passata amministrazione, dalla pubblica illuminazione in Via IV Novembre, alle sfere di acciaio in alcune strade, non ritengo utile soffermarmi a lungo perché per me sarebbe solo perdita di tempo. Se va nelle migliori piazze di Barcellona, a Venezia o in via Santa Lucia a Napoli potrà rendersi conto delle opere da noi realizzate. Il guaio è che molte volte si parla tanto per parlare. Il ‘buon poeta’ Di Lauro, come detto, ‘canterino’ di frasi e di parole inutili, dà l’impressione di vivere uno ‘psicodramma’.

Per quanto riguarda i dipendenti comunali, sono uno dei pochi che non ha e mai ha avuto parenti tra i dipendenti, quindi libero di poter operare a 360 gradi. Ma comunque non ritengo giusto scaricare tutte le responsabilità su di essi; certamente va riorganizzata totalmente la macchina amministrativa e i dipendenti vanno chiamati alle proprie responsabilità e responsabilizzati da coloro che sono chiamati a gestire la vita amministrativa. Certo, se i dipendenti si accorgono che la classe politica che li guida non è in grado di predisporre nemmeno una delibera si sentono autorizzati a farla da padrone.

Ma Di Lauro non è stato amministratore comunale? Forse era distratto a rincorrere la carica di presidente del Consiglio comunale per poi sedersi su quella di assessore toltagli da Pagano”.

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