“Daspo e arresti preventivi per contrastare le violenze”

di Redazione

Maurizio GasparriROMA. Due proposte dell’alleanza di governo Pdl-Lega, in vista diprossime proteste di piazza,destinate a far discutere e che hanno già innescato polemiche.

Il sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano, ha proposto di estendere il Daspo (divieto di accedere alle manifestazioni sportive) alle piazze, trovando il sostengo del ministro Roberto Maroni, per il quale la stessa proposta potrebbe essere inserita da subito nel ddl sicurezza che ha iniziato l’iter al Senato. “Il Daspo sta funzionando molto bene dentro gli stadi, riteniamo che questo modello sia esportabile”, dice Maroni. Sulla scarcerazione dei giovani arrestati dopo gli scontri del 14 dicembre a Roma, il responsabile del Viminale osserva che “è stata un errore, anche perché c’è un rischio di reiterazione del reato. Non voglio fare polemica, è un’opinione e non una critica nei confronti della decisione dei magistrati” ha precisato Maroni, annunciando misure più stringenti già in vista della prossima manifestazione degli studenti, il 22 dicembre, «per evitare che si ripeta quanto è successo pochi giorni fa”.

Al Daspo, si affianca un’altra proposta lanciata dal presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, che riguarda “una vasta e decisa azione preventiva”. “Invece delle sciocchezze che vanno dicendo i vari Cascini e Palamara (segretario e presidente dell’Associazione nazionale magistrati, ndr), qui ci vuole un 7 aprile”, ha detto Gasparri. “Miriferisco a quel giorno del 1978 (in realtà era il 1979, ndr) – ha aggiunto – in cui furono arrestati tanti capi dell’estrema sinistra collusi con il terrorismo. Si sa chi c’è dietro la violenza scoppiata a Roma: tutti i centri sociali i cui nomi sono ben noti città per città. La sinistra, per coprire i violenti, ha mentito parlando di infiltrati. Bugie. Per non far vivere all’Italia nuove stagioni di terrore occorre agire con immediatezza. Chi protesta in modo pacifico e democratico va diviso dai vasti gruppi di violenti criminali che costellano l’area della sinistra. Solo un deciso intervento può difendere l’Italia”.

Parole che suonano come un “annuncio di fascismo” alle orecchie di Nichi Vendola. “Con la consueta finezza argomentativa Gasparri propone una riesumazione dell’arresto preventivo che è annuncio di fascismo, – ha detto il leader di Sel al programma ‘In mezz’ora’ – soprattutto quando parliamo di movimenti sociali che vivono in situazione di antagonismo senza rete. Gasparri – aggiunge – all’età di questi ragazzini aveva una attitudine a una violenza teppistica che forse ha dimenticato. Questo Parlamento non è la cattedra giusta per fare critica alla violenza”. Sulla stessa linea Antonio Di Pietro: “Gli arresti preventivi sono le misure tipiche del Ventennio”. Dura la replica del senatore Pdl: “Vendola è solito dire sciocchezze per protagonismo e difende i violenti per le sue contiguità e la sua storia politica. Sono sempre stato contro ogni violenza e proprio per questo dico che chi protesta pacificamente va ascoltato, chi lo fa con violenza va arrestato”. Per Andrea Orlando, responsabile giustizia del Pd, “Gasparri è un irresponsabile che gioca con il fuoco. A fronte di un malessere sociale che necessiterebbe risposte politiche, la destra sa offrire assurde ricette poliziesche. La proposta di Gasparri, a parte il trascurabile fatto che è contraria alla nostra Costituzione, avrà come effetto quello di far diventare agli occhi di un’intera generazione degli eroi, vittime della repressione, gli esponenti delle frange violente”.

Resta alta la tensione anche tra l’Associazione nazionale magistrati e il ministro della Giustizia Angelino Alfano che ha inviato ispettori in procura per accertamenti sulla scarcerazione dei 22 manifestanti arrestati. “Siamo di fronte a un’indebita interferenza nello svolgimento dell’attività giudiziaria che rischia di pregiudicare il regolare accertamento dei fatti e delle responsabilità dei singoli. – avevano scritto in una nota Luca Palamara e Giuseppe Cascini – La nostra condanna degli episodi di violenza è ferma e netta e l’Anm esprime solidarietà agli appartenenti alle forze dell’ordine che sono rimasti feriti nello svolgimento delle loro funzioni. Ma abbiamo il dovere di ricordare che alla magistratura è affidato il delicatissimo compito di accertare responsabilità individuali, di verificare la fondatezza delle accuse e di valutare la sussistenza dei presupposti per l’applicazione di misure cautelari”. Gasparri ha definito tali affermazioni “sconcertanti, perché finiscono con l’incoraggiare chi manifesta in modo violento. La rapida scarcerazione dei manifestanti fermati è una pagina vergognosa per la giustizia italiana. Chi la giustifica, insieme a chi ha preso quella decisione, si assume una grave responsabilità”. Secca la replica di Alfano all’Anm: “Il mio dovere è stare dalla parte dei cittadini, anche quando non sono togati”.

Intanto, gli studenti annunciano una nuova manifestazione per mercoledì 22, quando in Senato sarà votato il ddl Gelmini sulla riforma dell’università. “Quel che è successo il 14 non ci ha fermato. – spiega l’Unione degli Studenti – Il nostro obiettivo saranno i palazzi del potere, la zona rossa. Sarà un assedio”. “È tutto ancora in discussione. – dicono gli esponenti di Link Collettivo – Lunedì sera forse si saprà qualcosa sulle modalità che abbiamo scelto per manifestare. Riguardo una possibile ‘trattativa’ con la Questura di Roma, non ci risulta che qualcuno di noi la stia facendo. Non abbiamo ancora deciso dove andare, quindi non ha ragione di esserci alcuna trattativa”.

Secondo il sindaco di Roma Gianni Alemanno “bisogna convincere gli studenti a fare un percorso autorizzato che abbia un obiettivo diverso dalle sedi istituzionali perché altrimenti la situazione potrebbe ricreare tensioni. Il centro storico è già zona rossa – aggiunge – e sarà rafforzato con la massima mobilitazione delle forze dell’ordine”. Walter Veltroni (Pd) propone invece una “pacificazione”: “C’è un clima difficile e teso. Torno a ribadire la necessità di garantire la legittima protesta degli studenti e insieme la sicurezza dei cittadini e il difficile lavoro delle forze di polizia. Propongo che il prefetto convochi i responsabili dell’ordine pubblico e gli studenti, per fare in modo che le manifestazioni legittimamente convocate si svolgano in un clima civile, isolando provocatori e violenti”.

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