Rifiuti, netturbini senza stipendio: Brancaccio striglia Zinzi

di Redazione

Angelo BrancaccioCASERTA. “Solidarietà e sostegno ai lavoratori del consorzio unico dei rifiuti che da circa tre mesi sono senza stipendio”.

Ad esprimere la propria vicinanza alle maestranze è il commissario e consigliere provinciale dei Popolari per il Sud Angelo Brancaccio che chiama alle sue responsabilità l’amministrazione guidata dal presidente Zinzi e, soprattutto, l’assessore Arena.

“Non vorrei che la decisione sbagliata, e su questa vicenda mi sono espresso in maniera chiara in favore dell’operato di Zinzi, presa da Caldoro di permettere per sette otto giorni ai rifiuti di Napoli di essere sversati nei nostri impianti possa diventare un alibi per camuffare l’assenza di programmazione in materia di rifiuti – ha spiegato a chiare lettere Brancaccio – la Provincia deve essere organizzata per la gestione degli impianti anche di fronte ad emergenze improvvise, vista la particolarità del nostro territorio”.

Brancaccio va dritto al problema e affronta la questione dei lavoratori. “La Provincia aveva assicurato che sarebbe stato risolto il problema dei lavoratori attraverso un atto storico per l’ente, la prima anticipazione di cassa mai fatta da quando esiste l’amministrazione di corso Trieste – ha detto – il risultato di questa operazione da svariati milioni di euro è che abbiamo esposto l’ente ad una manovra economica azzardata e non abbiamo pagato i lavoratori che sono costretti a scioperare per cercare di far valere i propri diritti. Come dire sono stati colti due piccioni con una fava…”.E sottolinea come questa superficialità amministrativa non si rivede nella vicenda del combustore biogas. “Al contrario – riprende – per il maxiappalto da dieci milioni di euro noto un’insolita attenzione”.

Brancaccio si dichiara poi disgustato dal siparietto di questi giorni delle dimissioni non dimissioni minacciate dall’assessore Arena. “Con un clima di così grande emergenza ci si mette a fare gli schizzinosi su sterili questioni procedurali e, soprattutto, si fanno i capricci sulle nomine di tre consulenti che, per Arena, e solo per lui, dovrebbero avvenire per chiamata diretta – ha detto – è vero che nei primi mesi di amministrazione si è proceduto come se ci si trovasse alla bocciofila di corso Trieste in questa materia provvedendo ad affidare incarichi senza un minimo di selezione. Anche grazie ai miei affondi, ultimamente, per fortuna le cose sono cambiate. Il nostro super-scienziato Arena è bene che si adegui”.

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