Valentina Misseri incontra il padre in carcere: “Cambia avvocato”

di Redazione

Valentina Misseri TARANTO. Valentina Misseri ha incontrato in carcere venerdì scorso il padre Michele. Lo ha reso noto l’avvocato Daniele Galoppa, intervenendo domenica pomeriggio alla trasmissione di Raiuno “L’arena”, riferendo di averlo appreso dalla donna.

Si tratta della prima volta che una delle due figlie dell’uomo, reo confesso per l’omicidio di Sarah Scazzi,lo incontra dopo l’arresto. La figlia avrebbe chiesto al padre se voleva cambiare avvocato difensore e passare a un legale di fiducia e, sempre secondo quanto riferito, Michele avrebbe detto di no perché si è stabilito “un rapporto di confidenza”. Già nei giorni scorsi Galoppa, partito come avvocato d’ufficio, ha riferito che ci sarebbero state pressioni affinché Michele cambiasse legale. Nei giorni scorsi gli avvocati dell’altra figlia Sabrina, coindagata con il padre per l’uccisione di Sarah, avevano polemizzato con Galoppa sostenendo che sarebbe stato proprio lui a spingere Michele Misseri a cambiare versione dei fatti e accusare anche Sabrina. In merito a questo, gli avvocati Vito Russo ed Emila Velletri che difendono Sabrina Misseri, hanno dichiarato di “non aver voluto mai intendere che Michele sia stato ‘imboccato’ da qualcuno, ma solo che le sue nuove dichiarazioni potessero essere state indotte dalla necessità di non apparire come un mostro”.

SABRINA VOLEVA CONFRONTO COL PADRE. Intanto, emerge che dall’interrogatorio del 15 ottobre, lo stesso giorno in cui è stata posta in stato di fermo, Sabrina Misseri aveva intenzione di chiedere ai magistrati un confronto con il padre, prima che quest’ultimo la coinvolgesse nell’omicidio della cugina. Nello stesso interrogario Sabrina afferma di aver chiesto a Sarah perché lo zio Michele le dava un po’ di soldi (5 euro in due occasioni) quando usciva alla sera con la stessa Sabrina e di aver poi chiesto al padre di non farlo più perché tanto pagava sempre lei.

SKYTG24: AUDIO DELL’INTERROGATORIO DI MISSERI. “Verso le 14 e 25 è venuta Sarah ed è scesa in cantina”. “Un chiarimento, signor Misseri: la ragazza vi ha visto ed è scesa da sola?”. “Sì”. “Perché?”. “Non lo so, per salutarmi”. L’audio, pubblicato da SkyTg24, risale alla notte tra il 6 e il 7 ottobre. Michele Misseri dopo un interrogatorio durato 12 ore confessa di avere strangolato la nipote Sarah. Racconta di averla strangolata e spiega ai carabinieri dove è stato nascosto il corpo. Per gli inquirenti non è tutto, nel racconto del reo confesso ci sono alcune lacune. E la conferma arriva dai successivi interrogatori in cui Michele Misseri cambia versione per altre cinque volte.

INDAGINE DELL’ORDINE SUI LEGALI.

“Verranno convocati a breve i colleghi Vito Russo, Daniele Galoppa ed Emilia Velletri, per essere sentiti in merito a questa vicenda giudiziaria ed ai risvolti e i rapporti con i media”. Così il presidente dell’Ordine degli avvocati di Taranto Angelo Esposito ha commentato l’apertura di un’indagine conoscitiva nei confronti dei legali di Michele e Sabrina Misseri per verificare eventuali comportamenti non deontologici nella vicenda sull’omicidio di Sarah. Sulla scrivania del consiglio dell’Ordine arriveranno nei prossimi giorni una serie di filmati e articoli di stampa che serviranno a fare chiarezza in quella che è stata già definita “una guerra tra avvocati”.

SCONTRO TRA AVVOCATI. Gli avvocati sono Russo ed Velletri, che assistono Sabrina , e Galoppa, difensore del contadino reo confesso del delitto. Nei giorni scorsi tra Russo e Galoppa, in particolare, le accuse reciproche non sono certo mancate. Il primo ha adombrato ai microfoni il sospetto che la lunga confessione di Michele Misseri, compresa quella nella quale chiama in correità la figlia Sabrina per la partecipazione all’omicidio, sia stata in qualche modo ispirata e guidata dal suo difensore. Di contro, e a distanza di poche ore, Galoppa ha segnalato dinanzi alle telecamere la presenza “sospetta” di Russo, la mattina del 15 ottobre, nelle vicinanze del garage di casa Misseri nel quale erano in corso rilievi da parte dei carabinieri con lo stesso contadino reo confesso. “Sospetta”, spiegò Galoppa, perché Russo più tardi venne chiamato ad assistere Sabrina Misseri nell’interrogatorio nella caserma dei carabinieri di Manduria (Taranto) conclusosi col fermo della ragazza. A tutto questo si sono aggiunte negli ultimi giorni voci non controllate sui motivi delle eccessive presenze degli stessi legali in trasmissioni televisive che trattavano la vicenda Scazzi. A rafforzare le intenzioni dell’Ordine degli avvocati di vederci chiaro nei comportamenti dei suoi iscritti è arrivato anche un “fuori programma” di Russo in una pausa di una sua partecipazione a “Matrix” su Canale 5. Mentre dallo studio centrale stavano per collegarsi con gli ospiti, Russo ha simulato un gesto volgare che è stato visto e segnalato dai telespettatori a “Striscia la notizia”, che ha mandato in onda il filmato. Spetterà ora all’Ordine degli avvocati capire se e perché tutto questo sia accaduto.

“SABRINA PIANGE”. Nel pomeriggio di sabato, lo stesso Vito Russo ha incontrato nel carcere Sabrina Misseri. Il legale si è detto preoccupato per lo stato di prostrazione in cui è caduta la ragazza. “Sabrina pensa a Sarah e piange – ha spiegato Russo – non riesce a trattenere le lacrime quando ricorda la cugina”. La figlia di Michele Misseri ha chiesto al suo legale notizie della mamma Cosima, della sorella Valentina e della zia Concetta. Solo del padre, Sabrina non vuole sapere niente. “Non riesce a credere a quanto Michele Misseri è stato capace di compiere – riferisce Russo – e soprattutto non si capacita del motivo per cui anche lei è rinchiusa in carcere”.

STOP A TURISTI DELL’ORRORE. Intanto, il sindaco di Avetrana, Mario de Marco, ha disposto con ordinanza la chiusura per la giornata di domenica di alcune strade di accesso alle abitazioni delle famiglie Scazzi e Misseri. Il provvedimento è stato preso in previsione dell’arrivo di autobus dalla Basilicata e dalla Calabria di turisti che intenderebbero vedere da vicino la casa in cui viveva Sarah Scazzi e il garage di casa Misseri nel quale è stata uccisa. È prevedibile che l’afflusso di turisti riguarderà anche la zona di campagna nella quale si trova il pozzo in cui per 42 giorni è rimasto nascosto il cadavere di Sarah.

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