Terzigno, camion bloccati e scontri tra polizia e manifestanti

di Redazione

 NAPOLI. Tensione di nuovo alta a Terzigno, dove i manifestanti anti-discarica hanno attuato un blocco stradale non consentendo a centinaia di autocompattatori di sversare i rifiuti.

Il presidio, a cui partecipano oltre 2mila persone,è iniziato intorno alle 6 di lunedì, in via Passanti, all’altezza di via Cavour, in direzione della stradale statale 268. Centinaia di camion colmi di rifiuti, dopo essere rimasti fermi per ore nei pressi dell’uscita Palma Campania dell’autostrada A30, sono tornati negli autoparchi delle rispettive aziende carichi di spazzatura. Solo una decina di camion, intorno alle 4, è riuscita a depositare il carico. Subito dopo sono stati bloccati e danneggiati alle ruote dai dimostranti.

Durante la mattinata si sono registrati scontri tra forze dell’ordine e manifestanti. Lapolizia, per rimuovere il blocco in via Zabatta, ha effettuato alcune cariche. I manifestanti, che avevano realizzato una barricata di fuoco sulla salita, realizzata con suppellettili varie, hannorisposto con una sassaiola ed il lancio di bottiglie.

L’ultimo weekend è andato avanti fra mille difficoltà. E’ quanto rende noto l’assessore all’Igiene Urbana del comune partenopeo, Paolo Giacomelli. “Il mancato ritiro – spiega l’assessore – è esclusivamente imputabile all’impossibilità dei mezzi di conferire i rifiuti raccolti, i compattatori rimangono carichi e non possono effettuare i giri di raccolta nel giorno seguente”. Alle 13 di domenica i mezzi carichi che non hanno potuto sversare sono 60, sabatoerano 45.

TERZIGNO, DANNEGGIATI 10 CAMION. Nella notte tra sabato e domenica nuovi episodi di vandalismo a Terzigno, con unadecina di compattatori danneggiati, di cui unodato alle fiamme e altri con gomme forate e danni di vario genere. Gli altri camion hanno potuto regolarmente sversare il loro carico nella discarica ‘Sari’ situata nel comune alle falde del Vesuvio. Operazione che siè conclusa intorno alle 6.

SINDACO DI QUARTO PRONTO ALLE DIMISSIONI. Sulla situazione interviene il sindaco di Quarto, Sauro Secone, che fotografa la situazione dopo che gli autocompattatori del comune flegreo sono stati presi di nuovo di mira dai dimostranti di Terzigno. “Sono pronto a dimettermi – afferma – come forma di protesta, anche perché nessuno vuole noleggiarci i mezzi quando sanno che andiamo a sversare a Terzigno”. “Ho segnalato alla Prefettura e alla Questura di Napoli – dice il sindaco – gli assalti subiti anche sabato notte nei pressi della discarica di Terzigno dagli autocompattatori della Quarto Multiservizi spa, con le ruote squarciate e la sassaiola contro i nostri autisti”. “Ho chiesto invano nei giorni scorsi – aggiunge il sindaco – una turnazione equa dei comuni conferenti a Terzigno, in modo da dare un po’ di respiro ai nostri dipendenti, ma nessuno ci ha dato ascolto”.

Secone alla minaccia di dimissioni aggiunge una denuncia contro la burocrazia regionale: “Da sette mesi sono chiusi in un garage, bloccati dalla burocrazia della Regione Campania, 3 scarrabili, 2 autocompattatori a 3 assi, un autocarro con gru a polipo, un furgonato per i rifiuti urbani pericolosi, un furgone con vasca. Noi gettiamo la spugna, ora la raccolta dei rifiuti a Quarto la faccia direttamente la Regione, accollandosi però tutte le sue responsabilità”. “Finora – prosegue secone nel suo sfogo – non e’ stato possibile mettere in strada i mezzi per problemi di natura esclusivamente burocratica. Tutti questi mezzi sono nuovi di zecca, ottenuti a marzo scorso grazie ad un finanziamento europeo di circa 800mila euro, attraverso un bando regionale e provinciale. Mezzi che in questo periodo di crisi nel prelievo dei rifiuti ci avrebbero fatto comodo, consentendoci di ripulire la nostra cittadina e fatto risparmiare alle casse comunali i costi dei noleggi”.

“Viviamo sulla nostra pelle, invece, – sottolinea Secone – l’ennesimo paradosso di una regione che vive di proclami e slogan, di un governo del fare che minaccia sanzioni pesanti per chi non arriva a percentuali alte di raccolta differenziata, ma che poi tiene fermi gli automezzi per una interpretazione cavillosa della legge. Con il passaggio dei poteri dal commissariato straordinario alla Regione Campania, ormai noi sindaci siamo abbandonati a noi stessi, ecco perché – conclude – avevo chiesto e ribadisco adesso di far tornare l’Esercito nella gestione e nel coordinamento generale del servizio del prelievo dei rifiuti. Gli automezzi e i dipendenti della Quarto Multiservizi non andranno più a Terzigno a rischiare la vita”.

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