Sarah, Sabrina: “Sono innocente”. Sospetti sulla zia Cosima

di Redazione

Cosima SerranoTARANTO. Attraverso le sbarre della cella urla di essere innocente. Sabrina Misseri grida che vuole uscire e accusa il padre di essere un bugiardo.

La ragazza, sospettata di aver aiutato il padre, Michele Misseri, a uccidere la cugina, Sarah Scazzi, si trova nel carcere di Taranto da venerdì sera. Sabrina – secondo quanto si è appreso – si alimenta regolarmente e continua a leggere vecchie riviste femminili. A tratti piange, si affaccia, attraverso le sbarre, al finestrino della cella e urla: “Sono innocente, vi prego aiutatemi”.

Gli inquirenti cercano di completare le indagini. Secondo quanto riferisce l’Ansa, gli investigatori sono sempre più convinti che Cosima Serrano, zia della vittima, sapesse quello che suo marito Michele Misseri e sua figlia Sabrina avevano fatto alla giovane quindicenne. Lunedì la donna è stata ascoltata per circa tre ore. Gli investigatori pensano che potrebbe aver tentato di coprire il marito e la figlia. Secondo quanto si apprende da fonti qualificate, al momento Cosima non è indagata. Allo stato degli accertamenti svolti, spiegano infatti le fonti, non sarebbero ancora emersi elementi che possano far ipotizzare un suo coinvolgimento, superiore al favoreggiamento, che in ambito familiare non è punibile.

Intanto, torna a parlare Concetta Serrano Spagnolo, la madre di Sarah. Poche parole, in verità, rivolte a una giornalista del Tg2. “Qui luce non ce n’è proprio, qui ci sono tenebre e basta”. È vero che andrà via da Avetrana?, chiede la giornalista. “Questo lo state dicendo voi. Io non ho detto proprio niente. E ancora non ho deciso niente”, ha risposto Concetta.

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