Nuoto, lo statunitense Crippen muore durante la 10km

di Redazione

Fran Crippen Lo statunitense Fran Crippen è morto a Fujairah (Emirati Arabi) nel corso della 10 km valida per la coppa del mondo di nuoto in acque libere. L’atleta aveva 26 anni.

Ne dà notizia la Federazione internazionale di nuoto (Fina) in un comunicato. Le cause del decesso del giovane atleta sono ancora da stabilire. “Con immensa tristezza, la Fina piange la perdita del nuotatore in acque aperte Fran Crippen (Usa) durante l’ultima frazione della Coppa del Mondo di nuoto di maratona a Fujairah (Emirati Arabi Uniti)”.

Sulla morte di Crippen è stata aperta un’inchiesta. Secondo la rivista specializzata Swimming World Magazine, il nuotatore aveva mostrato segni di spossatezza nel terzo dei cinque giri in cui si articola la 10 km di fondo. Alla fine della gara il compagno di squadra Alex Meyer ha segnalato l’assenza di Crippen, facendo partire le ricerche. Una squadra di sommozzatori avrebbe trovato il giovane americano due ore più tardi, ormai incosciente e alla deriva. Crippen ambiva a diventare il primo statunitense a vincere una medaglia olimpica nel nuoto in acque libere, ai Giochi di Londra del 2012. Fino al 2006 aveva gareggiato soprattutto in piscina, vincendo due volte i campionati nazionali negli 800 stile libero. La Federazione americana ha espresso in un comunicato grande tristezza per la morte di Crippen, “un campione di nuoto ma soprattutto una persona straordinaria”. Assicurata piena collaborazione alla Fina e agli organizzatori della gara negli Emirati Arabi «per capire le circostanze di questa tragedia”.

Il nuotatore americano aveva vinto la medaglia di bronzo nella 10 km ai Mondiali di Roma del 2009. Quest’anno era arrivato terzo ai campionati del mondo in acque aperte di Roberval, in Canada, sulla distanza dei 5 km. In occasione della gara romana Crippen era stato al centro di un caso: l’Italia aveva contestato il 4/o posto di Valerio Cleri, sostenendo che lo statunitense che lo aveva preceduto aveva commesso delle irregolarità, ma il ricorso non era stato accolto.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico