Nomine staff, Brancaccio: “Accontentati compari e comarelle”

di Redazione

Angelo Brancaccio CASERTA. “Ma non avevamo nominato i professori universitari in giunta per avere una maggiore efficacia di intervento e una riduzione dei costi di gestione?

A guardare gli ultimi incarichi firmati dal presidente della Provincia Domenico Zinzi si direbbe che la scienza infusa dei nostri luminari sia già svanita con un appesantimento robusto dei costi di gestione del personale”. Commenta così il commissario e consigliere provinciale dei Popolari per il Sud Angelo Brancaccio le altre sei nomine di staff effettuate a corso Trieste in questo mese di agosto. “Così come nel precedente caso, gli incarichi sono stati assegnati, almeno per qualche cosa Zinzi mantiene una forma di coerenza, senza un bando di evidenza pubblica, senza una selezione, con atti palesemente illegittimi perché in contrasto con la legge Brunetta – ha spiegato – solo per pagare qualche cambiale elettorale o accontentare qualche compare o comarella. Anche questa volta, non posso esimermi da segnalare, così come ho fatto per la prima infornata, tutti gli atti alle autorità competenti. Provvederò ad effettuare questa operazione lunedì prossimo”.

Abeneficiare degli incarichi sono Annunziata Flaminio, inserita nello staff di Carlo Puoti, Massimo Carfora Lettieri, in quello di Gianni Mancino, Gianfranco Saggiomo, in quello del professore Pasquale Malangone, Maurizio Carusone, Alfredo Apuzzo, che saranno sotto le dirette competenze del presidente della Provincia, Nunzia Borrelli, che, invece, è entrata nello staff dell’assessore Luigi Maffei.

“La smania di Zinzi di accaparrarsi tutti gli spazi di gestione per dare sfogo al suo ego di padroncino di corso Trieste non finisce qui – ha sottolineato Brancaccio – il nostro presidente ha deciso di affidare attraverso dei bandi, un incarico da ventimila euro per una consulenza in materia di risorse idriche e gestione del ciclo integrato delle acque che ha la durata di appena quattro mesi. Stessa durata, quattro mesi, ma compenso più elevato venticinquemila euro per un incarico di consulenza in materia di Strategie per la valorizzazione delle risorse ambientali”.

Brancaccio sottolinea come un capitolo a parte sia rappresentato dalla Gisec, la società che si occuperà della gestione dei rifiuti per conto della Provincia. “Zinzi è pronto a conferire un incarico da quarantamila euro, per tre mesi e mezzo di lavoro, il contratto è dal 15 settembre al 31 dicembre 2010 – ha sottolineato – per avere una figura che si occupa del monitoraggio quotidiano dell’attività posta in essere dalla Gisec S.p.A. e dei rapporti tra la stessa con il Consorzio, gli Enti Gestori, la Struttura commissariale della Protezione Civile e la Regione Campania. Pagare più di diecimila euro al mese un professionista in una società che ha già un presidente e un direttore tecnico da centomila euro di stipendio mi sembra un po’ troppo”.

Altro discorso, meritano le agenzie. “Mentre per il museo Campano si sceglie di nominare un professionista esterno in piena logica con la politica adottata sino a questo momento, forse perché il dipendente che esercita il ruolo di direttore non si inquadra in nessuna logica vicina al presidente – ha spiegato – per l’Agisap, si decide di non toccare nulla, perché quel ruolo è ricoperto da un importante dirigente dell’Udc. Purtroppo per i cittadini casertani non finisce qui, dal momento che mi risulta che si stanno predisponendo altre nomine. Nei prossimi giorni illustrerò in una conferenza stampa nel dettaglio cifre e inutilità di tutte queste figure”.

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