Capodrise, Idv: “Distruggere per costruire”

di Redazione

Riccardo CorridoreCAPODRISE. Nella mattinata di martedì si è tenuta nella locale sezione di Italia dei Valori la conferenza stampa in cui i dipietristi di Capodrise hanno spiegato i motivi che li hanno indotti ad abbandonare l’amministrazione del dimissionario sindaco Giuseppe Fattopace.

L’introduzione è stata curata da Enzo Di Simone, poi la lunga narrazione dei fatti del commissario Riccardo Corridore, a seguire gli interventi degli ex assessori Carmine Posillipo e Raffaella Salzillo. Al tavolo anche il segretario provinciale di Idv, Luigi Passariello. Tra il pubblico il segretario dell’Api Montebuglio. “Distruggere per costruire”, per sintetizzare quanto è stato detto dai dipietristi che guardano avanti, ai progetti futuri. In sostanza, il partito, ha spiegato Corridore, “dopo aver cercato in tutti i modi di garantire una vitalità al centrosinistra anche in chiave futura, ed una vivibilità al paese per lo scorcio di amministrazione che restava, ha dovuto dire basta all’alleanza per una serie di motivazioni”.

Sotto accusa il metodo ‘Fattopace’ e nel mirino una serie di atti che non hanno convinto i dipietristi, tanto da optare per l’abbandono. Corridore, carte e delibere alla mano, ha detto: “Il 17 marzo, davanti anche ai deputati del Pd e di Idv, sottoscriviamo un documento (mostrato ai presenti) con il quale Fattopace (senza più numeri) evita il commissariamento. Non volevamo passare per quelli che fanno cadere un sindaco del Pd e comunque credevam che si potesse anticipare la coalizione del 2011 tanto che invitiamo al tavolo anche sospesi Pd e Api. Nasce la coalizione e subito c’è il primo atto di scorrettezza sul documento firmato il 17 marzo. Il giorno dopo in un comunicato stampa, Fattopace, al testo sottoscritto che prevede anche le Primarie per l’anno prossimo aggiunge quattro righe: resta di competenza del sindaco la nomina degli assessori e delle deleghe quando invece le deleghe erano già stabilite nel tavolo politico. Ecco la prima scorrettezza, ma nell’interesse della coalizione andiamo avanti. Il secondo atto che ci fa arrabbiare è quello di convocare l’importante il consiglio comunale del 17 aprile senza concordarlo in un gruppo di maggioranza che, tra l’altro, nemmeno era stato convocato. In pratica IdV non partecipa a stilare l’ordine del giorno e secondo Fattopace si doveva andare in Consiglio Comunale senza nemmeno riunirsi oppure convocare una conferenza stampa di presentazione della coalizione (e non dei soli assessori). Poi dalla fine di aprile in poi si susseguono tutta una serie di atti discutibilissimi, di cui il maggior numero dopo l’approvazione della bozza di bilancio in giunta. Fattopace pensava che oramai non potessimo tornare indietro. Idv non partecipa ai carrozzoni politici, per questo abbiamo detto no a quel Consorzio dell’ambito C1. Tanti Comuni cominciavano a chiamarsi fuori, ma Capodrise andava avanti perché ci sono delle nomine di questo Consorzio e si parla di un capodrisano/a. Noi stiamo ancora aspettando una risposta su questo punto da Fattopace e siamo noi quelli accusati di carrierismo e di attaccamento alle poltrone?”.

 Nel mirinoanche la delibera del progetto civico (assistenzialismo ai bisognosi). “Parte in giunta la delibera di indirizzo – ha detto Corridore – e poi il bando sarà fatto successivamente. Questa è la delibera, guardate fotografate questa delibera (urla ai giornalisti presenti)! Passano i giorni e in città si comincia a parlare di assunzioni, e noi non ne sappiamo nulla. Verifichiamo e otteniamo la copia della delibera dove a penna viene aggiunto che gli interessati possono presentare istanza in carta semplice 20 giorni prima. Questo bando non era stato pubblicato, non lo sapeva nessuno. Ce ne accorgiamo due giorni prima della scadenza, il 28 giugno (scadeva il 30). Chiediamo spiegazioni al sindaco e lui se la prende con l’assessore e pubblica il bando che ora scade a fine luglio, grazie ad Italia dei Valori. Ma non finisce qua…”.

Il commissario dipietrista ha puntato l’attenzione anche sulla delibera dei chioschi, giudicandola inopportuna e non concordata da Fattopace ancora una volta, senza un piano di incidenza e senza un’analisi. “Non sono contro i chioschi – ha detto Corridore – ma prima di fare delibere verifichiamo dove si possono installare e se eventualmente intralciano altre attività (attraverso studi di settore): che significato ha aprire 4 chioschi se poi questi falliscono e le attività commerciali, per dispersione di clientela, fanno la stessa fine?”.

Poi la questione del “settimo assessore”, e cioè il consigliere Capobianco, il quale è una sorta di totem per Fattopace, senza il suo benestare non si può fare nulla. Ma il commissario ha attaccato anche Cacciola, commissario provinciale del Pd: “Ci hanno accusato di carrierismo e attaccamento alle poltrone, ma noi li abbiamo restituiti al mittente gli assessorati, ci mancava Cacciola da Napoli a dire questo, invece di pensare al suo partito, ma che ne sa di Capodrise?”.

“Per quanto riguarda eventuali nostri interessi su Pip e Puc, – ha concluso Corridore – la Pontillo ha il dovere di andare a fare la denuncia se conosce acquisizioni di terreni da parte di Italia dei Valori. Siamo in possesso di una registrazione della loro conferenza, altrimenti la portiamo noi alla Procura. Il nostro interesse per il Pip e per il Puc è quello di dare sfogo ai bisogni occupazionali dei giovani di Capodrise, questo è il nostro unico interesse e ne vado orgoglioso”.

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