Omicidio Calvi, confermate in appello assoluzioni per imputati

di Redazione

Roberto CalviROMA. La corte di assise di appello di Roma ha confermato le assoluzioni di Flavio Carboni, Pippo Calò ed Ernesto Diotallevi per l’omicidio del banchiere Roberto Calvi, ucciso il 18 giugno del 1982 a Londra.

La sentenza, emessa dopo due ore di camera di consiglio dal primo collegio presieduto da Guido Catenacci, conferma quella emessa in primo grado il 6 giugno 2007. Il rappresentante dell’accusa, Luca Tescaroli, aveva chiesto la condanna all’ergastolo dei tre imputati per l’omicidio dell’ex presidente del Banco Ambrosiano trovato impiccato sotto il ponte dei Frati Neri.

Dalla vicenda erano già usciti di scena, con sentenza di assoluzione passata in giudicato, Silvano Vittor e Manuela Kleinzing. L’accusa per Carboni, uomo d’affari, Calò, ex cassiere della mafia, e Diotallevi, già coinvolto in indagini sulla banda della Magliana (solo quest’ultimo era in aula oggi), era quella di aver organizzato la morte di Calvi, in concorso tra loro e con altri non ancora identificati, avvalendosi delle organizzazioni criminali di tipo mafioso “per punirlo di essersi impadronito di notevoli quantitativi di denaro appartenenti alle organizzazioni criminali”.

“La sentenza di oggi, pur assolvendo gli imputati, conferma che Roberto Calviè stato assassinato. La sentenza va rispettata in quanto espressione di democraziama bisogna riflettere perchè, nella prospettiva dei familiari del banchiere, questa pronuncia uccide due volte Calvi. Ricordiamo che i congiunti del banchiere hanno dovuto attendere 18 anni prima che venisse riconosciuto il reato di omicidio. Ora valuteremo se presentare ricorso in Cassazione: leggeremo le motivazioni di una sentenza (il depositoè previsto fra 90 giorni, ndr) che comunque convalida il lavoro fatto”.

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