Testore a Luciano: “Lui sporge querela? Noi andiamo dal magistrato”

di Redazione

Giulio TestoreAVERSA. “Semplicemente assurdo quanto asserito dall’assessore Luciano Luciano. Ormai il nostro Paese gira proprio al contrario”.

Così Giulio Testore, segretario provinciale del sindacato Fiadel Caserta commenta le dichiarazioni dell’assessore Luciano Luciano, che lo ha denunciato per presunte minacce nei suoi confronti. Testore racconta di quanto accaduto all’uscita dalla Prefettura di Caserta, nella mattinata di venerdì, pochi minuti dopo l’incontro che ha sancito il passaggio di cantiere degli operai dal Consorzio Unico alla ditta Senesi, a cui il comune di Aversa ha assegnato la gestione dei rifiuti.

“Nell’apprendere che era stato effettuato il passaggio di cantiere di Aversa senza che i sindacati, come previsto dalla normativa vigente, ed in particolare dall’articolo 6 del Ccnl FederAmbiente, e nel venire a conoscenza di alcuni nomi che pur non avendo nessun titolo sono stati inseriti, in modo del tutto arbitrario, nella lista dei lavoratori che arriveranno ad Aversa, mi sono preoccupato e quindi mi è apparso logico chiedere delucidazioni all’assessore”, spiega Testore, che prosegue: “Lo stesso Luciano mi rispondeva che il criterio era quello della residenza. Allora per chiarire, io sono uno storico del cantiere di Aversa, assunto nel bel lontano 1992, e sono residente ad Aversa, anche se poi sono stato dall’azienda trasferito presso l’unità centralizzata. Dunque, se il criterio era quello della residenza perché io non sono nell’elenco? A questa domanda l’assessore incrociava le spalle e mi liquidava con un sorrisino. Ed è qui che io ho semplicemente affermato che l’assessore doveva preoccuparsi, in quanto tutto il procedimento non era chiaro, e a dire il vero abbiamo molti dubbi anche sulla legalità di questo passaggio. Peccato che lui nelle sue dichiarazioni ha omesso la seconda parte delle mie affermazioni. Dunque, e mi rivolgo anche alla cittadinanza. Ma un assessore, espressione delle istituzioni, non dovrebbe essere il primo a garantire trasparenza e legalità? Ebbene se su questo procedimento i sindacati, tra cui la Fiadel, sigla firmataria del contratto collettivo nazionale dei lavoratori, che rappresento, non sono stati messi in condizione di far effettuare questo passaggio e addirittura non sono stati neanche invitati, possiamo ritenere che le cose quantomeno non sono state fatte alla luce del sole? Oppure l’assessore Luciano vuol toglierci il diritto alla parola e al pensiero?”.

Testore poi aggiunge: “Ci vada l’assessore Luciano a sporgere querela, perché noi sul passaggio di cantiere andremo avanti al magistrato. Poi vedremo chi avrà ragione. Al momento posso solo anticipare alla cittadinanza che nella lista ci sono diversi lavoratori che non sono affatto residenti ad Aversa, ma in altri comuni, da Trentola a Carinaro, e sono persone che non hanno mai lavorato nella città normanna. Nel contempo, ce ne sono altri davvero residenti, ma forse e lo dico con ironia, non votanti, che non sono stati presi in considerazione, pur facendo loro espressa richiesta al Consorzio. Gli stessi, inoltre, erano di livello inferiore (tutti operatori) rispetto a quelli presi per il passaggio di cantiere. E poi ci sono addirittura degli storici, che forse perché sanno leggere e scrivere, davano fastidio, esclusi”.

“Infine – conclude Testore – e questo è gravissimo, a parte qualche anticipazione fornitaci da qualche ‘amico’ fuori alla Prefettura, non siamo ancora venuti in possesso, come organizzazione sindacale, dell’elenco, nonostante noi su Aversa abbiamo circa il 50% degli iscritti. Assessore se crede che lo Statuto dei Lavoratori ed il Contratto Collettivo Nazionale dei Lavoratori siano carta straccia noi non la pensiamo come lei e faremo valere la legalità in tutte le sedi competenti. Ed è per questo che si deve preoccupare e non per altro. Non faccia uno sterile quanto inutile e strumentale vittimismo”.

REPLICA A CIARAMELLA E VERDE. Testore poi, in un’altra nota, replica al sindaco Ciaramella e al presidente del Consiglio comunale Verde, che hanno espresso solidarietà a Luciano. “Egregio sindaco ed egregio presidente, comprendiamo la vostra difesa d’ufficio nei confronti di un esponente dell’Amministrazione, ciò che rammarica è che questa difesa si basi su presupposti assurdi. L’assessore Luciano, poiché noi daremo continuo a tutto quello che è successo, si deve ‘preoccupare’ se eventualmente emergeranno fatti e atti poco chiari per la magistratura e non deve temere alcun altro tipo di azione, come invece ha voluto far intendere nelle dichiarazioni mediatiche. Noi agiamo sempre nella legalità, rispettando il contratto nazionale del quale tra l’altro sono firmatario in prima persona e la normativa vigente. Ed è logico che se qualcuno non ha tenuto conto dell’articolo 6 si deve ‘preoccupare’. Io, ed anche il coordinatore nazionale della Fiadel D’Albero, avevamo ribadito nella riunione del 27 aprile, tenutasi in Prefettura, la nostra disponibilità al passaggio con la Senesi dei lavoratori del cantiere di Aversa. Riunione alla quale era presente anche il sindaco Ciaramella. Però, va detto che noi sedevamo a quel tavolo sprovvisti di documentazione, poiché nonostante diversi solleciti al Consorzio Unico, la stessa non c’era mai stata fornita, e quindi il tutto fu rimandato”.

“Sappiano i cittadini aversani che esistono tre liste, fatte in diversi momenti, dei lavoratori di Aversa, e nessuna delle tre è mai stata, come prevede la normativa, concordata con le Organizzazioni Sindacali. Se poi l’assessore vuol toglierci persino il diritto alla parola, allora lo dica apertamente. Inoltre lo stesso assessore afferma che lui dei lavoratori non conosci i nomi, ma posso assicurare che il mio lo conosce molto bene, visto che in più occasioni a provveduto a farmi depennare dalla lista. Ma io sono stato assunto nel lontano 1992 sul cantiere di Aversa. Sono aversano e residente nella città normanna. Allora mi spieghi, se il criterio era quello residenza, perché il mio nome è fuori dalla lista? Forse poiché svolgo una attività sindacale da tanti anni, ed anche a certi livelli, probabilmente in futuro avrei dato fastidio? O forse perché negli ultimi anni la politica mi affascina così poco, per non dire che mi disgusta, e quindi non rientro in un possibile elettore? Questo è vero. Non ho votato Luciano e non lo voterei, questo però non significa che io non abbia rispetto per il ruolo istituzionale che lui ricopre. Quello di assessore appunto. Purtroppo in più di una occasione mi è parso di vedere l’assessore troppo interessato ai lavoratori che passavano o meno”.

“Allora ai cittadini chiedo, ma ad un assessore deve interessare il risultato, cioè che con la Senesi il servizio in città funzioni meglio, o i singoli nomi che devono passare con questa azienda? Per questo egregio presidente Verde, che non ho il piacere di conoscerla, le assicuro che l’Amministrazione Comunale non c’entra nulla e che le presunte minacce sono solo di natura legale. Qui c’entrano soltanto i diritti dei lavoratori. Dalla legge 300 del 1970, conosciuta come lo Statuto dei Lavoratori sono passati quarant’anni, e lei crede che noi come sindacato, siamo disponibili che lo stesso statuto sia calpestato qui nel casertano? Non lo consentiremo a nessuno. I lavoratori hanno dei diritti a Perugia come a Busto Arsizio, ma anche e soprattutto ad Aversa. Per tanto è finito il tempo degli sconti e delle pacche sulle spalle. Adesso tutti saranno tenuti ad applicare le norme esistenti, a cominciare dalla Legge 626 e successive modifiche sulla sicurezza dei lavoratori, violata quotidianamente nel nostro territorio. Noi vigileremo attentamente”.

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