Al Castello di Teverolaccio la campestre regionale del CSI

di Redazione

 SUCCIVO. La tenuta del Castello di Teverolaccio di Succivo è stata scelta per la fase regionale di corsa campestre del CSI Campania.

La direzione tecnica, guidata da Enrico Pellino ed il comitato di Aversa, con il responsabile Luciano De Santis, hanno curato gli aspetti organizzativi della rassegna, a cui hanno partecipato atleti dei comitati e dei Centri Zona di Napoli, Aversa, Benevento, Caserta e Cava de’ Tirreni. La giornata di sole ha favorito la scenografia dell’area antistante l’antico maniero casertano, dove è stato disegnato il tracciato di gara, che è stato percorso più volte secondo la categoria degli iscritti. Sono stati i piccoli delle promozionali ad aprire la sequenza delle partenze. Poi man mano hanno corso gli altri, fino agli amatori ed ai veterani. Numerosa la rappresentativa dei giovanissimi della Polisportiva Piscinola del comitato napoletano, con il presidente Pietro De Lisa ed un gruppo di genitori. Ad essa, alla fine, è andato il premio per società. Il maggiore riconoscimento per Comitato invece è stato appannaggio del CSI Napoli.

Alle premiazioni è intervenuto l’assessore allo sport del comune di Succivo. Dopo è stata officiata la santa messa, nel salone delle conferenze del Castello cinquecentesco. La zona del Teverolaccio è stata per molti anni abbandonata, sebbene le antiche testimonianze dell’imponente costruzione meritassero altra storia. Adesso l’area è stata affidata ad un’associazione che salvaguardia l’ambiente (“Un cavallo per amico”) e che ha posto il recupero degli spazi intorno alla fortezza come priorità assoluta. Un’attrattiva per i più piccoli è rappresentata dal mini maneggio dei pony. Con la fase regionale, la stagione del cross comincia a vivere l’attesa delle finali nazionali, in programma a Gubbio a fine mese. La regione all’appuntamento umbro sarà rappresentata dagli atleti del CSI Benevento e della Family Running di Napoli.

inviato da Giovanni Mauriello

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico