Champions, Italia di nuovo ridimensionata

di Redazione

 Anche quest’anno viene evidenziata la netta differenza di gioco del campionato italiano rispetto a quelli esteri.

“Spegnete la tv”, queste le parole del presidente Silvio Berlusconi durante un incontro con i senatori del Pdl riguardo il risultato tra Milan e Manchester United, fermo sul 2-0 per gli inglesi nella gara di ritorno di Champions e a sconvolgere è proprio il fatto che quella coppa, che tanto ha portato successi in casa rossonera, sembra avere assunto le sembianze di un duro banco di prova che nessun italiana è capace di superare.

Dopo le eliminazioni di Fiorentina e Milan il calcio italiano, ancora una volta, perde tanto rispetto agli altri campionati europei e lo fa in modo disastroso con 7 goal subiti dai rossoneri e 4 dai viola. La sconfitta subita dai rossoneri sa tanto di delusione non solo per la netta differenza di condizione fisica tra le due squadre ma, anche e soprattutto, per il netto gioco negativo espresso: le capacità di gioco espresse dal Manchester ieri sera hanno messo in evidenza la mentalità diversa nel concepire il calcio: malgrado Rooney sia il diamante dei Red devils è la squadra, nel corale, che, con frequenti fraseggi, riesce facilmente ad impensierire le difese avversarie mentre un gioco composto da tanti lanci lunghi, come quello espresso dal Milan a larghi tratti, non può creare difficoltà alle difese europee.

Insomma, le speranze sono riversate nell’unica Inter che di certo non avrà vita facile contro il Chelsea a Londra ma non si può fallire sia perché il calcio campione del mondo non può andare a giocare i mondiali dopo 4 anni con tutte le sue squadre uscite agli ottavi sia perché la promessa il Ranking Fifa sta spingendo sempre più verso il basso il campionato italiano e di questo passo l’anno prossimo saranno solo 3 le squadre che possono qualificarsi con una in più per la Germania.Una regressione frutto anche di una pessima preparazione dei settori giovanili che sembrano essere sempre più distratti,per esempio Evra ha giocato nelle giovanili del Marsala ed il suo valore è riuscito ad essere oscurato in Italia per poi esplodere in Inghilterra.

La magra consolazione potrebbe essere quella di vedere una squadra come il Real, con il suo mercato estivo a dir poco faraonico, che non riesce a qualificarsi contro il Lione ma mentre per gli spagnoli si poteva prevedere dato che non hanno ancora un gioco ben preciso frutto, forse, del troppo talento presente in campo, per le italiane non ci sono attenuanti,troppa differenza,un baratro enorme che sembra non essere colmabile a breve.

Solo qualche anno fa era proprio il Milan ad alzare quella coppa e probabilmente ciò che ha ridimensionato l’Italia è stata calciopoli. Pochi, per lo scandalo, hanno preferito rimandare in Italia, lo stesso Grosso fino all’anno scorso militava nelle fila del Lione mentre Pelle,uno degli attaccanti più promettenti,ora gioca in Olanda.Una volontà di fuggire che non ha giovato l’Italia nemmeno dal punto di vista economico come ha sottolineato l’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani “fino a dieci anni fa il fatturato dell’Italia era di gran lunga superiore a quello dell’Inghilterra, dieci anni dopo siamo nettamente sotto”.

La seconda e terza della classe sono state eliminate l’una in Champions, come nel caso del Milan, l’altra in Europa cup, come nel caso della Roma, quanto si deve preoccupare l’Inter? Parecchi danno per scontata la qualificazione del Chelsea ma se i nerazzurri riusciranno a non chiudersi dietro, impostando una partita simile al Milan almeno nella fase difensiva ma con difensori di ruolo,certamente avranno molte più possibilità di giungere ai quarti.

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