Provinciali Caserta, Ciaramella e i sindaci del Pdl scrivono a Berlusconi

di Redazione

Domenico CiaramellaAVERSA. Dodici sindaci del casertano scrivono al premier Silvio Berlusconi chiedendo che candidatura alla presidenza della Provincia sia ad appannaggio del Popolo della Libertà e che il candidato non sia un parlamentare ma “uno di loro”.

La missiva è indirizzata anche ai coordinatori nazionali del Pdl Sandro Bondi, Ignazio La Russa e Denis Verdini, a Gaetano Quagliariello, vicepresidente vicario del partito, Fabrizio Cicchitto, capogruppo alla Camera dei Deputati, e Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato. Una richiesta, quella del sindaco di Aversa Domenico Ciaramella (nella foto) e dei colleghi Capua (Carmine Antropoli), Caiazzo (Stefano Giaquinto), Casaluce (Nazzaro Pagano), Castel Morrone (Pietro Riello), Cellole (Antonio Lepore), Curti (Domenico Ventriglia), Dragoni (Antimo Nocera), Pignataro Maggiore (Giorgio Magliocca), San Nicola la Strada (Angelo Pascariello), Giano Vetusto (Antonio Feola) e Vairano Patenora (Giovanni Robbio), nata soprattutto alla luce della rivendicazione dell’Udc del candidato presidente, ossia di Domenico Zinzi.

“In queste ore si susseguono nomi di presunti candidati, per un centrodestra ancora immobilizzato da possibili accordi presi ‘in alto loco’ e assolutamente non vicini alle scelte della base”, scrivono i sindaci, che sottolineano come il loro consenso sia frutto del voto degli elettori e non di inserimento in “lista blindate” come avviene per le elezioni al Parlamento.

“E’ giusto evidenziare – continuano nella lettera – che per la candidatura a presidente della Provincia, è desiderio dei sindaci che sia uno di loro ad essere a capo della coalizione, escludendo chi è già occupato nei banchi parlamentari e dove, essendo stati eletti, è giusto che completino il loro mandato. Ma analogo discorso valga per la formazione delle liste dei candidati a consigliere regionale, dove sono ancora i sindaci ad avere il diritto di precedenza, per le ragioni sopra esposte ma anche per allontanare dagli scanni di Palazzo Santa Lucia, persone che pur essendo state lette nelle fila del centrodestra hanno offerto tacita ed utile sponda allo strapotere bassoliniano”.

Infine, un appunto all’Udc: “Se l’Udc desidera allearsi col Pdl – scrivono i sindaci – libero di farlo ma senza pretendere la presidenza, per disparità di peso politico”.

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