Il Museo Civico acquisisce la collezione archeologica “Giovanni Spinosa”

di Redazione

Museo Civico Archeologico “Biagio Greco”MONDRAGONE. L’inizio dell’anno 2010 si apre per il Museo Civico Archeologico “Biagio Greco” con una notizia particolarmente positiva.

Giovanni Spinosa, noto operatore balneare di Mondragone, ha infatti deciso di trasferire in modo permanente il possesso della propria collezione archeologica, composta da ben 88 reperti, alla struttura museale per la successiva esposizione.

“Ritengo di aver fatto un semplice gesto d’amore nei confronti della Città. – commenta Spinosa – Non ha senso che mantenga in casa mia questi reperti, nel momento in cui esiste un Museo che permette alla Città di Mondragone di essere conosciuta in modo positivo in Campania e in Italia”.

La collezione archeologica “Giovanni Spinosa” fu oggetto di sequestro penale negli anni passati, ma il proprietario ne dimostrò il legittimo in quanto posseduta da diverse generazioni di famiglia. A seguito di ciò la collezione ha ricevuto la dichiarazione di “eccezionale interesse archeologico” ed è custodita attualmente presso il Museo Nazionale di Teano.

“Sono veramente felice per questa decisione di Spinosa. -commenta il direttore archeologo Luigi Crimaco – Ci troviamo di fronte ad una serie di reperti dichiarati di eccezionale interesse archeologico, legalmente posseduti, il cui proprietario ha inteso trasferire al Museo il possesso, cosegnandoci la documentazione originale inerente la collezione stessa compreso il catalogo redatto dal dottor Francesco Sirano, ispettore della Soprintendenza di Teano. Siamo veramente grati a questo cittadino di Mondragone per aver dato una testimonianza di amore per la Città di così alto valore. Abbiamo attivato le procedure previste per Legge con la competente Soprintendenza Archeologica, che non manca mai di sostenere gli sforzi del nostro Museo, per poter in breve tempo trasferire i reperti ed esporli in modo permanente”.

Le collezioni del Museo Civico, che spaziano dalla Preistoria al Medioevo, verranno così a breve ad arricchirsi di questi 88 reperti che sono composti, tra l’altro, da monete, statue in terracotta anche di dimensioni importanti, piatti ceramici ed altro e saranno allestiti in una specifica vetrina per dare proprio il senso di appartenenza ad una collezione unitaria.

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