Crolla palazzina in provincia di Agrigento: morte due sorelline

di Redazione

 AGRIGENTO.Tragedia nel centro storico di Favara, a circa dieci chilometri da Agrigento, dove una palazzina è crollata: due sorelline sono morte e il loro fratellino è rimasto ferito.

I loro genitori, Giuseppe Bellavia e Giuseppina Bello, si sono salvati. L’uomo è riuscito a telefonare col cellulare prima ad un amico e poi al 112. Mentre i tre figli sono rimasti intrappolati tra le macerie: Marianna, di 14, è stata estratta morta, la piccola Chiara, di 3 anni, era ancora viva quando è stata individuata dai soccorritori ma è deceduta subito dopo. Giovanni, di 12, è ricoverato in ospedale.

Sono in corso accertamenti per stabilire le cause del croll,ma l’ipotesi più accreditata è quella del cedimento strutturale. Una sorella di Giuseppina Bello, la mamma dei bambini rimasti sotto le macerie, spiega che la famiglia Bellavia aveva presentato richiesta per ottenere una casa popolare ma senza alcun esito. Particolare confermato anche dal sindaco di Favara, Domenico Russello. “La famiglia Bellavia non era in graduatoria per l’ottenimento di una casa popolare, anche se aveva fatto la domanda”, ha detto il primo cittadino.

A Favara erano stati realizzati dieci anni fa 56 alloggi popolari che, nonostante la graduatoria, non furono assegnati e nel corso degli anni hanno subito atti di vandalismo. La giunta comunale ha ottenuto dalla Regione 1,5 milioni di euro per la ristrutturazione, ma i lavori non sono ancora cominciati. La famiglia Bellavia, che aveva fatto domanda per ottenere una casa, non rientrava comunque, secondo il Comune, tra i beneficiari di questi primi 56 alloggi: avrebbe dovuto aspettare la costruzione di nuovi appartamenti popolari.

La procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta. La palazzina crollata si trovava in una zona del centro storico di Favara, detta “del calvario”,particolarmente degradata e presentava numerose cedimenti strutturali e infiltrazioni di acqua. Erano già cadute le case adiacenti a quella crollata sabato mattina. Maurizio Cimino, della protezione civile regionale, che è sul luogo del crollo, sostiene che la casa era inagibile e che alcune opere di consolidamento effettuate sui piani superiori hanno reso ancora più critica la situazione. “Le fondamenta erano marce, non hanno più retto la casa”, dice Cimino.

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, appresa la notizia, ha chiesto al prefetto di Agrigento di rappresentare alla famiglia Bellavia i suoi sentimenti di partecipazione al dolore per la perdita delle piccole Chiara e Marianna.

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