Il Rione Bagno è di Cesa

di Angela Oliva

rione BagnoCESA. Con voto unanime il Consiglio regionale della Campania ha votato a favore dell’annessione del rione Bagno a Cesa.

La questione del quartiere, posto al confine con Aversa, risale al 1972 e solo oggi è giuntala soluzione che troverà la conclusione con un referendum popolare attraverso cui i cittadini, che risiedono nella zona, decideranno se rimanere aversani o divenire cesani.

Nella zona abitano circa mille persone che, da sempre, usufruiscono di servizi erogati dal comune di Cesa ma, burocraticamente, appartengono alla città normanna. Dopo il “no” del Consiglio comunale di Aversa per l’aggregazione a Cesa, la questione passò nelle mani della Regione Campania che, nella votazione del 19 gennaio, ha dato il suo assenso.

“Questo risultato rappresenta la vittoria della politica cesana. – commenta il sindaco Vincenzo De AngelisSono molto soddisfatto della compattezza del voto del Consiglio regionale perché rende giustizia al lavoro svolto sia dalla maggioranza che dall’opposizione. Desidero ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuto in questa battaglia ed in particolar modo il coordinatore del Pdl Pino Sarpo, il consigliere Giovan Battista Romeo e il segretario cittadino del Pd Gino Parisini che mi sono stati fisicamente vicini accompagnandomi ad ogni seduta del Consiglio regionale. Inoltre, vorrei sottolineare – conclude De Angelis – che non si tratta di un’azione contro il sindaco aversano Domenico Ciaramella, ma è la risoluzione ad un problema che si protrae da troppo tempo e rispetto al quale come amministrazione ci siamo sentiti in dovere di intervenire”.

Il referendum popolare con molta probabilità darà ragione a Cesa, considerando che in passato i residenti della zona avevano formato un comitato per chiedere l’annessione al paeseda cui attingevano regolarmenteil servizio idrico, quello scolastico e tanti altri.

CAPUTO: “RISPETTATA LA VOLONTA’ POPOLARE”. Soddisfatto anche il consigliere regionale del Pd Nicola Caputo. “L’iniziativa legislativa – spiega Caputo – è stata necessaria dopo che lo stesso Consiglio Comunale di Cesa, nel novembre 2008 aveva deliberato in tal senso su richiesta dei cittadini residenti in quell’area che avevano espresso la volontà di diventare cesani. “Una intera economia è retta dal comune di Cesa – sostiene Caputo – ed è per questo che ho ritenuto indispensabile che questa parte del territorio di Cesa, sotto la giurisdizione di Aversa, venisse aggregato definitivamente a Cesa”. Il Rione Bagno è un quartiere residenziale che fa parte in modo organico del territorio di Cesa ma dipende amministrativamente dal comune di Aversa. “I residenti del rione per nascita, tradizione, storia, cultura e affetti si sentono cittadini di Cesa e non di Aversa – precisa Caputo – perché è in questo territorio che svolgono le loro attività ed hanno maturano i loro rapporti sociali”. “Infatti, è consuetudine fortemente consolidata utilizzare i servizi del comune di Cesa, come scuole dell’obbligo, rete idrica, ufficio postale e cimitero. In più – conclude il consigliere regionale –sin dal 1984 i cesani residenti del rione appartengono canonicamente alla parrocchia di San Cesario a Cesa ed anche questo è un elemento significativo”.

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