La Caserta antirazzista in piazza: “Siamo un popolo di migranti”

di Redazione

Striscione davanti alla PrefetturaCASERTA. Si è svolta martedì mattina, dinanzi alla Prefettura di Caserta, in piazza Vanvitelli, una manifestazione antirazzista che ha visto come protagonisti molti immigrati giunti da diverse località della regione Campania e da Rosarno.

Molte le personalità del panorama politico casertano che hanno preso parte alla manifestazione. I manifestanti si sono riuniti sotto la prefettura e a turno hanno preso la parola per esprimere il proprio disagio, rivendicare i propri diritti, ottenere il rinnovo del permesso di soggiorno. Presente anche l’ex vescovo di Caserta, Raffaele Nogaro. Presenti alcuni partiti e comitati locali. In particolare, come annunciato, i membri del popolo viola erano presenti con dei volantini, uno striscione, e tanto viola.

Toccante l’intervento di Mimmo Marzaioli, che parlando a nome del “Popolo Viola” di Caserta chiede “scusa, perché non credo che l’azione che si debba fare nei confronti di chi viene dall’estero debba essere un’azione militare e che tende a dividere gli immigrati sul territorio e colpire i più deboli. Dobbiamo condannare tutte queste azioni. Non vi è ancora tutela per tutti gli uomini. Siamo un popolo di migranti, l’Italia è stata sempre un popolo di migranti. Noi ringraziamo il movimento dei migranti che si è opposto ai movimenti criminali e ha permesso a noi stessi di liberarci dal gruppo di fuoco a Castelvolturno. Il vostro coraggio ha permesso in parte di liberarci in queste aree controllate dalla criminalità. Il popolo viola non vi condanna e propone un riconoscimento a chi ha impedito l’azione criminale. Sono africano come voi”.

Sono davvero in tanti ad intervenire e a testimoniare le ingiustizie subite da questi uomini. A parlare poi gli studenti: “Gli immigrati fanno lavori che gli italiani non farebbero, né per la qualità del lavoro né per il salario. Vogliamo il diritto al voto dell’immigrato che alimentando l’economia italiana fa parte dell’Italia, e ha il diritto ad essere rappresentato. I politici italiani hanno paura degli immigrati”.

Presente anche la Federazione della Sinistra, con l’assessore comunale Tommaso Pascarella che motiva il suo appoggio dal momento che “dopo i fatti di Rosarno è esplosa con più chiarezza la contraddizione del razzismo nel nostro paese che vede gli immigrati sempre più richiesti dal mercato italiano, sia da imprenditori(per la raccolta delle arance) che da singoli cittadini (come badanti; un mercato italiano che accetta questi migranti per sfruttarli economicamente, ma quando essi stessi tirano un po’ la testa fuori per invocare i propri diritti allora vengono repressi. Quando dovremmo soddisfare i loro diritti e riconoscimenti questi stessi vengono trattati nel peggiore dei modi. Noi chiediamo, come federazione della sinistra, che si apra un nuovo corso che non faccia sempre i conti con il consenso e la paura del mondo, altrimenti noi ci troveremo in questo paese un conflitto ingovernabile. La legge Bossi-Fini va accantonata: la legalità in questa provincia passa attraverso il riconoscimento di cittadini migranti: questi stessi riconosciuti saranno la prima pietra miliare contro la camorra e l’illegalità”.

Interviene anche il consigliere comunale e capogruppo di Rifondazione Comunista Antonio Dell’Aquila: “Sentiamo nostra la battaglia dei migranti di questa terra e di questo Paese. I fatti di Rosarno non sono lontani da questo territorio. Siamo impegnati in una battaglia che rivendichi il modello di una società aperta, una società dell’accoglienza, che sappia accogliere le culture diverse che i popoli del mondo esprimono. Io penso che dobbiamo costruire una provincia e un territorio ispirato a questi valori fondamentali. Siamo qui contro il razzismo, per denunciare quello che è accaduto a Rosarno e sollevare la speranza perché questo non avvenga più”. All’unisono è stato chiesto di concedere il diritto di voto agli immigrati.

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