Napoli, la Federico II sperimento “elisir di bellezza”

di Redazione

 NAPOLI. Un crema realizzata in laboratorio da studiosidel Policlinico federiciano e della facoltà di Farmaciacon la buccia dell’acino dell’uva a bacca nera …

… conferma che il “resveratrolo”in ambito clinico combatte le rughe eaiuta notevolmente l’organismoa superare affezioni come l’acne volgare. E’ il risultato di una ricerca clinica sperimentale della Clinica dermatologica del Policlinico federiciano, diretta dal professore Fabio Ayala, e coordinata dalla professoressa Gabriella Fabbrocini, dermatologa. Che si è avvalsa della collaborazione del dipartimento di patologia generale del Policlinico federiciano, diretto dalla professoressa Donatella Tramontano e dalla facoltà di Farmacia che con il professore Giuseppe De Rosa ha portato avanti uno studio sugli esotomi: piccole molecole,“vettori” che consentono di trasportare dei principi attivi all’interno delle cellule.

Lo studio della ricerca clinica sperimentale ha presospunto dalle valutazioni dei benefici che la dieta mediterranea (elevato consumo di frutta, verdura, fagioli, noci, semi, pane, consumo di moderate quantità di pesce e uso limitato delle carni rosse, consumo moderato di vino) ha sull’organismo umano.

L’assessorato regionale all’Agricoltura ha messo a disposizione di studiosiche volevano studiare l’effetto del resveratrolo, antiossidante alimentare contenuto nel vino rosso, il quantitativo di prodotto necessario per lo studio clinico. Sono stati valutati gli effetti del resveratrolo su areee di cute sana e non fotoesposta, su aree di cute affetta da acne e fotoinvecchiamento testando gli effetti del resveratolo a diverse concentrazioni per individuare la formulazione farmaceutica più efficace e gradita cosmetologicamente. La ricerca ha riguardato venti pazienti affetti da acne volgare e venti con segni di invecchiamento al volto (rughe periorbitarie, frontali e paralabiali).

I patologi generali hanno studiato il pathway biochimico del resvetarolo, il dipartimento di scienze biomorfofunzionali le evidenze istopatologiche dei prodotti utilizzzati, la sezione di dermatologia della patologia sistemica l’interazione della crema usata durante la ricerca clinica sperimentale con la fisiologia e la patologia cutanea dei pazienti.

Il dipartimento di clinica farmaceutica e tossicologica ha poi identificato le preparazioni biologicamente attive.Validi e particolarmente interessanti i risultati ottenuti utilizzando la cremaal resveratrolo: durante lo studio i pazienti sono stati sottoposti a un doppio trattamento. Su metà del loro visoè stata applicatauna crema base, sull’altra metà una crema al resveratrolo effettuando controlli dei risultati a trenta e a sessanta giorni conbiopsia follicolare.

Con la crema dermatologica realizzata con l’antiossidante del vino rosso (il resveratrolo) nei pazienti affetti da acne volgare si è ottenuta dopo due mesi di trattamento una diminuzione della densità dei micro comedoni – aggregazione di punti neri che danno luogo all’acne infiammatoria – in ordine pari al 70 per cento rispetto alle condizioni basali. Nei pazienti con rughesul volto – dopo aver misurato all’inizio della ricercaaltezza eprofondità delle rughe – si è ottenuta una riduzione delle rugosità corrispondente al 30 per centocon un forte abbassamento della loro profondità.

Le creme contenenti antiossidanti alimentari contenuti nel vino rosso, messe a punto dallo staff coordinato dalla professoressa Gabriella Fabbrocini del Policlinico federiciano, sono sotto forma di gel e sotto forma di crema idrofila realizzata con vaselina bianca, alcol cetostearilico, polisorbato 60, glicerina e acqua.

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