Rifiuti, i sindaci a Roma: “Ora che le strade sono pulite vogliono scioglierci”

di Antonio Taglialatela

Guido BertolasoAVERSA. Si è tenuta a Roma, in Commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, l’audizione dei sindaci dei nove comuni per i quali il sottosegretario Guido Bertolaso ha chiesto lo scioglimento per “gravi inadempienze”.

Durante l’incontro i sindaci dei comuni napoletani di Nola (Geremia Biancardi) e Giugliano (Giovanni Pianese) e di quelli casertani di Aversa (Domenico Ciaramella), Casal di Principe (Cipriano Cristiano), Casaluce (Nazzaro Pagano), Castel Volturno (Francesco Nuzzo), Maddaloni (Michele Farina), San Marcellino (Pasquale Carbone) e Trentola Ducenta (Nicola Pagano) hanno posto l’accento sui disservizi dei consorzi di raccolta dei rifiuti, ritenuti la causa fondamentale delle inadempienze evidenziate da Bertolaso. Inoltre, hanno ritenuto “inesatte” o spesso “esagerate” le segnalazioni dei call center. Altro problema lamentato dai sindaci è l’altissima percentuale di evasione della Tarsu, la tariffa per lo smaltimento rifiuti, che produce uno squilibrio di cassa tra tasse riscosse e costi di raccolta.

“L’audizione – ha spiegato al termine dei lavori il presidente della commissione Gaetano Pecorella – ha evidenziato eredità difficili raccolte da alcuni sindaci eletti da poco e situazioni ambientali difficili. Tutti hanno rilevato che gran parte di queste disfunzioni sono segnalate da alcuni call center, ma naturalmente questi sono i dati che abbiamo raccolto da loro”.

Per il sindaco di Aversa, Ciaramella, siamo di fronte ad un “paradosso”: “Lo scioglimento del comune – dice – potrebbe avvenire nel momento in cui la cittàè pulita, mentre quando l’immondizia c’era le richieste di commissariamento non sono venute”.“La cittàè pulita – sottolinea poi il primo cittadino normanno – e abbiamo il 12 per cento di raccolta differenziata. L’unico nostro problema è che siamo legati ad un consorzio della raccolta che non funziona”.

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