SESSA AURUNCA. Il Consiglio Comunale di Sessa Aurunca, nella seduta del 13 ottobre scorso, ha votato allunanimità la modifica dello Statuto comunale, con lintegrazione, allarticolo 15, della dichiarazione, articolata, che lacqua è bene comune e il servizio idrico è privo di rilevanza economica.
Il sindaco ha dato contezza della lettera spedita al presidente del Citl nella quale ha riconosciuto di non aver approfondito il contenuto della delibera approvata dallassemblea consortile il 13 luglio 2009 e recede dal voto positivo espresso dal Comune di Sessa. Questa lettera, con cui si riconosce un errore, indica lo spessore delluomo perché lumiltà è un valore che non tutti possiedono.
Legambiente afferma la responsabile Giulia Casella – esce soddisfatta da questa vicenda che si è protratta per troppi mesi, così come è soddisfatta per aver visto finalmente la partecipazione dei partiti dellopposizione a questo Consiglio. Ci si augura che da qualche parte si chiariscano i termini per lelezione del presidente del consiglio comunale perché lassise sia finalmente al completo di tutte le sue componenti politiche che svolgano, ognuna per la propria parte, lesercizio delle funzioni amministrative proprie e di quelle conferite con legge statale o regionale. Per quanto riguarda lacqua, questo non è che il primo passo. Bisognerà attrezzarsi per non farsi cogliere impreparati dal decreto Fitto-Calderoli che, entro il 2011, porterà alla privatizzazione del servizio idrico. Tale decreto presenta non pochi profili di illegittimità e incostituzionalità che gli Enti locali e i partiti bene a evidenziare dinanzi alla Corte Costituzionale, organo di garanzia previsto dalla Carta Costituzionale. Il Consiglio comunale dovrà effettuare una ulteriore scelta per evitare la sciagura di indirizzare proprietà e risorse pubbliche verso finalità privatistiche indirizzate al raggiungimento del massimo profitto a tutto svantaggio della dimensione sociale.