Ostia, giornalista pestato a sangue: “Frocio e comunista”

di Redazione

 ROMA. Nella notte tra venerdì e sabato un trentenne, di cui non è stata resa nota l’identità, è stato assalito da tre persone a Ostia, sul litorale di Roma.

“Sono arrivati alle mie spalle, mi hanno gridato ‘frocio comunista’ e poi mi hanno massacrato di botte”. Calci in faccia, sulla schiena fino a spaccargli il setto nasale e una costola. L’uomo ha denunciato l’episodio prima di essere portato all’ospedale.

Erano le 4 di mattina di sabato scorso.Dopo una serata trascorsa nella capitale, il trentenne facevaritorno a Ostia. Poi l’incontro con i tre aggressori alla fermata dell’autobus. “Quando mi hanno visto mi hanno fatto il saluto romano. Io ho fatto finta di niente e ho proseguito per la mia strada. Li ho sentiti che dicevano qualcosa ma non ho capito cosa”. La vittima, giornalista freelance per la rivista musicale “Rumore”, aveva trascorso la serata al Circolo degli Artisti di Roma. A scatenare la rabbia dei tre aggressori, molto probabilmente, l’abbigliamento del giovane: jeans attillati, giacchetta british doppiopetto e ai piedi le ‘frankenstein’, scarpe da basket all’ultima moda. Lui scendeva dall’autobus notturno in via dei Romagnoli, attraversava il cavalcavia pedonale e si ritrovava davanti alla stazione Lido Nord. Lì è stato aggredito e pestato. La polizia ora è sulle tracce dei balordi.

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