Strisce blu, i residenti del Parco Coppola non pagheranno la sosta

di Antonio Arduino

Strisce bluAVERSA. Strisce blu, va a segno la petizione avviata dagli abitanti del “Bellorizzonte”, l’edificio più alto di Aversa che nei suoi 15 piani accoglie ben 81 famiglie e tutta una serie di negozi ed uffici per un totale di circa quattrocento cittadini, per la gran parte già iscritti nelle liste elettorali.

Per lasciare le automobili in sosta sotto casa non dovranno pagare un euro malgrado la presenza delle strisce blu. E’ quanto avrebbe affermato il sindaco Ciaramella che, fin dall’attribuzione delle deleghe assessoriali, aveva tenuto per sé quella ai parcheggi. La decisione del primo cittadino arriva dopo un braccio di ferro iniziato la notte del 30 luglio quando, insieme ai “colleghi” degli edifici “San Paolo” e “Ariston”, affacciati anch’essi su piazza Bernini, i residenti del “Bellorizzonte” scesero in piazza per bloccare gli operatori municipali addetti a tracciare le strisce blu, ridipingendole poi immediatamente di bianco. Subito dopo gli abitanti del “Bellorizzonte” promossero una petizione, estesa successivamente a tutti i residenti del Parco Coppola e Parco Argo, finalizzata a difendere il diritto dei residenti ad avere sotto casa un posto auto gratuito.

“I sottoscritti firmatari della petizione – avevano scritto nella nota indirizzata al Sindaco – contestano la scelta destinare a parcheggio a pagamento via De Chirico (la strada che da acceso al Bellorizzonte, ndr) dal momento che tale scelta rappresenta non un atto di amministrazione democratica della città ma una imposizione che porta una nuova tassa a cittadini che già pagano quanto dovuto per garantire i servizi essenziali, quali sono l’utilizzazione delle strade, sotto forma di numerose altre tasse, prima tra tutte quella di possesso (ex tassa di circolazione) per le automobili di proprietà”. “Considerando – proseguiva la nota – che gli edifici presenti nel Parco Coppola furono costruiti negli anni ’60 epoca in cui le automobili erano merce rara, cosicché chi li realizzò non pensò a creare box e posti auto o quanto meno a crearne tanti quanti ne sarebbero serviti da li a quarant’anni, i sottoscritti chiedono di essere esonerati dal pagamento della tassa (o ticket se più Le piace) di parcheggio che, in realtà è una vera e propria tassa di occupazione del suolo pubblico non avendo possibilità di scelta al parcheggio in strada”.

Per questo ricordando l’impegno assunto dall’assessore Luciano Luciano che, all’epoca della sua delega ai parcheggi, annunciando le strisce blu per l’intero Parco Argo e parco Coppola promise una tessera gratuita per ciascuna famiglia residente, i firmatari della petizione chiedevano che venisse “autorizzata la sosta gratuita di almeno una automobile per ciascuna famiglia residente, prevedendo un abbonamento annuo simbolico per le eventuali altre automobili possedute dai componenti della medesima famiglia”. Ebbene, la prima parte della richiesta avrebbe ottenuto il parere favorevole del sindaco. Ma di certo non basterà a chiudere la questione perché la presenza delle strisce blu sotto casa non è limitata ai soli parchi Argo e Coppola ma riguarda tutta Aversa. Cosicché ora è l’intera cittadinanza che pretende di poter disporre di una tessera che autorizzi i residenti di ogni zona della città al parcheggio gratuito sotto casa.

“E’ una norma che viene adottata in ogni città civile della nostra nazione. – ricorda Stefano Tonziello, presidente della sede aversana del Codacons – E non vedo perché non debba essere adottata anche ad Aversa, dividendo la città in zone e autorizzando, con un’apposita tessera, i residenti alla sosta gratuita nella zona di competenza”. “Ovviamente interverremo come Codacons se – conclude Tonziello – l’Amministrazione si sottrarrà a questo obbligo”.

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