Differenziata, rischio scioglimento: Schiavone attacca Cristiano

di Redazione

Vincenzo SchiavoneCASAL DI PRINCIPE. Vincenzo Schiavone, consigliere comunale di “Alba Nuova”, ritiene che l’amministrazione comunale di Casal di Principe sia in mano alla “peggiore classe politica di tutti i tempi”.

Riceviamo e pubblichiamo:

Dopo aver letto la dichiarazione del sottosegretario e commissario straordinario all’emergenza rifiuti Guido Bertolaso, il quale ha dichiarato che in questi giorni chiederà lo scioglimento di 11 Comuni della Campania al Ministro dell’Interno e ironia della sorte tra i magnifici 11 c’è anche Casal di Principe, per “gravi inadempienze” e “diverse omissioni” da parte degli enti locali stessi e riportando la dichiarazione del Commissario Straordinario vanno “dalla non raccolta della spazzatura in strada, al non avvio della raccolta differenziata. Il compito del commissario al contrario di ciò che molti credono, non è raccogliere la spazzatura ma trovare siti dove smaltirla. E in questo caso ci troviamo di fronte a un vizio di forma e di sostanza grave di questi Comuni”.

Leggendo un altro articolo di giornale che titolava così: “Commissariamento? Mi dimetto io” e seguendo si leggeva che la dichiarazione di Bertolaso aveva scatenato “l’ira funesta” del nostro Sindaco Cristiano, che così dichiarava “Non so niente di questa lista, ma è sconcertante…”, continuava accusando il Consorzio di tutti questi disservizi e aggiungeva “Io non so neanche cosa ci imputa il sottosegretario. Se ci dice cosa dovevamo fare e non lo abbiamo fatto, allora ci posso stare…” e concludeva dicendo “Domani mattina mi vado a dimettere”.

La raccolta differenziata dei Rifiuti non avviene, non è mai avvenuta e molto probabilmente non avverrà nemmeno in futuro, stando anche alle dichiarazioni dell’Assessore all’Ambiente che su di un altro quotidiano si è lasciato andare al meglio di se, innanzitutto pubblicizzando l’avvio definitivo della raccolta differenziata proprio nella giornata di oggi 29 luglio 2009 e soprattutto sostenendo che questo è stato possibile solo grazie alla sua proposta subito accettata dal resto della Giunta Comunale di provvedere all’assunzione di altri cinque addetti alla raccolta dei rifiuti con spesa a carico del Consorzio (per ora!). Ma, c’è sempre un ma quando parla un esponente dell’Esecutivo Cristiano, già mette le mani avanti e postula che ci potrà essere qualche disservizio legato proprio all’inizio della raccolta stessa che non potrà decollare subito a pieno ritmo e come altra causa del disservizio futuro cita anche la pausa estiva.

A questo punto vorrei sapere dall’Assessore all’Ambiente o dal Sindaco e anche dallo stesso Consorzio una volta iniziata la suddetta raccolta differenziata tutti questi rifiuti “differenziati” che fine faranno, dove andranno a finire? Ora ritornando a tutte quelle domande che il Sindaco si pone, gli vorrei far ricordare che alla fine di Aprile 2009 si iniziò una campagna informativa della raccolta differenziata che doveva avere inizio il 5 maggio 2009 e appena qualche giorno dopo lui stesso dichiarava che la stessa raccolta era miseramente fallita, allora perché meravigliarsi che il Sottosegretario di Governo Bertolaso definisce il suo Esecutivo Inadempiente.

Adesso vorrei riflettere insieme a tutti i cittadini di Casal di Principe su alcuni perché:

nei momenti in cui Casal di Principe giaceva sepolto dai rifiuti il Sindaco invece di stare con le mani in mano ascoltando solo le giustifiche del Consorzio, per l’assenza di mezzi e di personale, non ha agito rescindendo il contratto e provvedendo con mezzi e personale del Comune.

il Sindaco non ha alzato la voce al momento di firmare il contratto che si è rivelato un capestro per il nostro paese o per farsi dare quel servizio previsto, invece di andare solo per scopi politici tesi ad ottenere qualche poltrona.

al momento di scegliere le persone con cui collaborare, ovvero persone a cui si deve affidare, come in questo caso, il futuro del paese, non si tiene conto delle competenze che esse possono vantare nel settore specifico e si lascia da parte la competenza politica.

La verità è che ogni tentativo di risolvere il problema della raccolta differenziata è stato affrontato in modo superficiale senza la dovuta attenzione e dando incarico a persone senza competenze tecniche. Solo all’ultimo momento si è cercato di correre ai ripari, dato il grave prezzo da pagare (lo scioglimento del Consiglio Comunale), senza però avere un piano progettuale ben definito. “Non basta consegnare ai cittadini le buste di plastica per iniziare la raccolta differenziata”.

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