Barbato: “A dispetto delle critiche, la gente mi ha premiato”

di Antonio Taglialatela

Giuseppe BarbatoCARINARO. Con 225 voti di preferenza è il terzo eletto della lista “Rinnovato Patto per Carinaro”, guidata dal riconfermato sindaco Mario Masi, ma soprattutto è il candidato che, rispetto al precedente turno, ha aumentato i consensi rispetto ai compagni di coalizione.

Giuseppe Barbato, già vicesindaco dal 2000 al 2003 negli anni dell’amministrazione Affinito, poi consigliere di opposizione durante il primo governo Masi, anche se nell’ultima metà del mandato ha esercitato il ruolo di “dodicesimo” consigliere di maggioranza, visto l’accordo di programma con il primo cittadino, oggi, a bocce ferme, spiega i motivi della sua candidatura: “La mia presenza nella lista Rinnovato patto per Carinaro è scaturita da un’attenta e ponderata riflessione. Una lista caratterizzata dalla presenza, nella metà dei suoi componenti, da amministratori uscenti, amici e parenti ritrovati in questi cinque anni e con cui ho condiviso scelte che nel 2000 portarono alla vittoria elettorale. Diversi amici mi hanno chiesto: ma perché non l’hai fatto 5 anni fa? Perché hai aspettato che trascorresse un’intera consiliatura? Ebbene, come molti sapranno, nel 2003, dopo diverse diatribe, dovemmo interrompere il cammino naturale della legislatura che portarono allo scioglimento del consiglio comunale dopo che ben 15 consiglieri dei 17 in totale si dimisero. Io, con un pizzico di orgoglio, pensai: Se ora mi alleo con Masi la gente cosa penserà? Che abbiamo fatto tutto questo di comune accordo? Pensavo alla reazione che potesse avere il mio elettorato. Alla fine mi candidai contro Masi e risultai in quella lista il primo eletto. Il resto è storia recente”.

Quanto alle critiche rifilategli dagli avversari, Barbato risponde: “Sono una persona che nel bene e nel male ragiona con la propria testa. Le mie radici spirituali e culturali sono cristiane e, pertanto, mi batto da cattolico per affermare la concezione antropocentrica della politica e cioè per il ruolo centrale del rispetto della persona umana e combatto la confusione del pensiero relativistico-nichilista. Ecco, la lista ‘Insieme per Carinaro’, pastrocchio di ex comunisti, verdi, gialli, bianchi o come dir si voglia, rappresenta un buco nero, un’attrazione gravitazionale talmente elevata verso il vuoto, il buio, la morte della politica. Se al monarca vogliono sostituire il satrapo portatore di odio – conclude Barbato – diciamo: meglio il monarca illuminato che il satrapo parentale”.

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