Barbato (Pl) chiede a Cementir cemento gratis Abruzzo

di Redazione

MunucipioMADDALONI. Il Responsabile Dei Popolari Liberali di Maddaloni, Giuseppe Barbato scrive alla Cementir, chiedendo a quest’ultima di essere parte attiva nella ricostruzione delle zone colpite dal tragico sisma, di lunedì notte.

In particolare il Maddalonese Barbato chiede ai vertici di Cementir Italia e di Cementir Holding, di mettere a disposizione degli organi competenti per la futura ricostruzione delle zone colpite dal terremoto un ingente quantitativo, dei prodotti che vengono realizzati grazie alle estrazioni di calcare della Cava Vittoria di Maddaloni, in modo di accelerare il processo di ricostruzione, far sentire fieri i Maddalonesi per almeno una volta di ospitare lo stabilimento Cementir e di saper che ogni pezzo di calcare cavato alla collina di San Michele, può ridare moltissimi sorrisi alle popolazioni abruzzesi che stanno vivendo il dramma della distruzione delle loro abitazioni. Barbato ricorda che: “un iniziativa simile è stata promossa da Ital Cementi e Suez Cement, intitolata, Costruire un futuro migliore, che vede un contributo di 50.000 tonnellate di cemento per la costruzione di 500.000 case popolari in Egitto entro il 2010, destinate alle fasce a basso reddito. Quel Progetto Nazionale per l’Edilizia Residenziale rappresenta la più grande iniziativa a favore dell’Edilizia popolare nel Medio Oriente, prevedendo oltre la donazione di 50.000 tonnellate di cemento, anche la vendita al prezzo di costo di ulteriori 150.000 tonnellate di cemento. Tenendo presente che Cementir dal solo stabilimento maddalonese produce 1.350.000 tonnellate all’anno di Cemento e 1.100.000 di Clinker, con solo due settimane di produzione potrebbe donare circa 50.000 tonnellate di Cemento e circa 50.000 tonnellate di Clinker alle zone colpite dal Terremoto, facendo rincuorando non poco gli sfortunati che si sono visti distruggere l’abitazione da questo immane cataclisma, magari aggiungendo altre 150.000 tonnellate di Cemento a prezzo di costo, proprio come ha fatto ItalCementi in Egitto. Sono sicuro”- continua Barbato – “che gli autotrasportatori dell’indotto Cementir di Maddaloni, sarebbero contentissimi di fare questi viaggi, di particolare beneficenza, in Abruzzo ed i Maddalonesi questa volta, anche i più accaniti sostenitori della chiusura dello stabilimento maddalonese della Cementir, non sarebbero contrari a far cavare un po’ di cemento per una rapida ricostruzione Abruzzese”.

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