Di Lauro: “Il piccolo chimico Pagano è delegittimato”

di Redazione

Raffaele Di LauroTRENTOLA DUCENTA. Riceviamo e pubblichiamo il documento presentato dal consigliere Raffaele Di Lauro, a nome dell’ormai ex gruppo Arcobaleno, durante la seduta consiliare dell’altra sera.

Nel suo intervento, il socialista definisce il sindaco Nicola Pagano come il “piccolo chimico” che è riuscito a creare l’alchimia “Arcobaleno-Libera”, ossia mettere insieme la coalizione da lui capeggiata alle ultime elezioni e quella guidata da Nicola Picone, prima suo avversario, oggi suo alleato, “premiato” con l’entrata in giunta di Giuseppe Coppola, candidato non eletto della lista “Libera”. Di Lauro, anche a nome degli altri consiglieri Saverio Fabozzi e Nicola Russo, ha ufficializzato il divorzio dalla maggioranza Pagano, dichiarando che sarà costituito un gruppo consiliare nuovo che voterà a favore del primo cittadino solo quando i provvedimenti riguarderanno opere e iniziative rientranti nel programma dell’Arcobaleno.

Da sottolineare il “forfait” del consigliere Nicola Grassia, il quale, durante la stessa seduta consiliare, ha preso le distanze dal gruppo di dissidenti.

Ecco l’intervento di Di Lauro:

Cari concittadini e colleghi consiglieri, in primo luogo vorrei fare gli auguri di buon lavoro al Presidente del consiglio Comunale, Carlo Russo, a nome del gruppo consiliare a cui appartengo. Allo stesso presidente diciamo che le crisi politico-amministrative sono interessano anche la sua figura, per cui lo invitiamo la prossima volta a prenderle in seria considerazione e non ad eluderle del tutto, così come ha fatto, perché non si rende onore alla carica istituzionale che si ricopre e non si reca un buon servizio ai nostri cittadini. Ci permettiamo di suggerire al Presidente un’idea atta a garantire il migliore funzionamento possibile delle Commissioni Consiliari, per cui suggeriamo un azzeramento delle stesse Commissioni per una più equa ridistribuzione degli incarichi all’interno dei gruppi consiliari che si sono formati, al di là della rimozione di coloro che ricoprono gli incarichi di assessore, per garantire a tutti, sia maggioranza che opposizione, una trasparente rappresentanza, per contribuire, ognuno con le sue idee, al miglioramento della nostra Città. Crediamo che attraverso il funzionamento delle Commissioni Consiliari si arricchisca il dibattito politico sulle problematiche riguardanti la nostra città, ed una volta portato all’interno delle stesse si faciliti il lavoro del Consiglio Comunale. Vorremmo, poi, avere alcune precisazioni, di secondaria importanza, che riguardano le indennità di carica che Lei stesso percepirebbe, in quanto, stando a voci di corridoio, esse risulterebbero diverse dalle proposte fatte e votate nelle modifiche del recente Statuto comunale. Siamo sicuri, conoscendola, che ci dirà con serenità come stanno le cose.

Al di là di queste piccole osservazioni, quello che più interessa è il dover precisare alcune cose in merito alla “diatriba” apertasi con la crisi politica a Trentola Ducenta prima e dopo la costituzione della terza giunta Pagano. In una situazione politica così caotica, così contorta, come quella che si è venuta a creare nella nostra comunità, è difficile ed a volte paradossale tentare, per chi fa parte integrante di questo contesto, cercare didare delle precisazioni e spiegare le proprie ragioni, specialmente quando non si è ancora capito il vero motivo dell’azzeramento di questo esecutivo. Si corre il rischio di invertire i ruoli e di porre “l’Etica” allo stesso livello “dell’immoralità” e ribaltare “il giusto con l’ingiusto”, di passare dalla “ragione al torto”, per cui non converrebbe parlarené dare spiegazioni, anche perchè in questo caso, nonostante si stia discutendo di argomenti seriper il nostro paese, ci sono più interlocutori che si nascondono dietroposizioni di comodo, anche al di fuori di questo contesto, rivelando la pochezza delle persone stesse, ponendo “il tutto”quasi a mò di semplice “inciucio di piazza” o di “faida” interna ai partiti, cose utili solo agli asini che ragliano. Meritano rispetto e stima gli elettori che hanno votato e deciso come dovevano andare le cose. Si ha il dovere, verso queste persone che hanno creduto in noi, di chiarire non solo la completezza dei concetti ma pure per il rispetto della scelta fatta allora votando la lista “Arcobaleno” ed il suo programma, lista che nulla ha a che fare con l’altra lista denominata “Libera” che ha perso l’elezioni. I sottoscritti erano i più convinti assertori che l’Udc fin dall’istituzione del relativo gruppo in Consiglio Comunale, avrebbe portato, quanto meno, una logica trasformazione ed una inevitabile divisione all’interno dell’Arcobaleno, in quanto si divideva tutto in due distinti interessi di parte, il primo tra i consiglieri eletti in maggioranza ed il secondo tra quelli poi unitisi all’amico Picone, consigliere eletto all’opposizione, nominato pure capogruppo. Vogliamo ricordarvi che era candidato sindaco per la lista “Libera” (unico caso anomalo nella storia del consiglio comunale cittadino che un candidato sindaco di una lista alternativa diventi poi il capogruppo della lista a cui era contro) ed erachiaro che difendesse ilprogramma e tutelasse gli amici candidati della sua coalizione, vedi oggi la nomina del neo assessorePeppe Coppola. Se da qualcuno gli è stata concessa la carica di assessore ha il dovere di ricoprirla, ma crediamo che qualcun altro, e cioè il sindaco Pagano, abbia lo stesso dovere verso il suo programma ed i suoi candidati.

L’amico Luciano D’Alessio si è lamentato ultimamente sul sito web Pupia, con un bell’articolo, e credo che abbia perfettamente ragione, perché si vede scavalcato da gente che non ha portato un solo voto alla lista “Arcobaleno” ed oggi, alla faccia di chi ci ha votati, gli diamo pure il “premio”. Questa è una delle tante verità. La convinzione divisoria, detta dai sottoscritti senza mezzi termini o giochi di parole in consiglio comunale e ridetta pure in altre dichiarazioni fatte alla stampa e sul sito internet Pupia, si è rivelata come un oracolo che prevedeva il futuro. Affermavamo di non essere d’accordo alla costituzione di un nuovo gruppo in Consiglio Comunale, fermo restando il rispetto democratico per la decisione a maggioranza e il diritto di ogni individuo di essere libero di fare ciò che vuole senza calpestare gli interessi altrui, perché si tradiva la volontà degli elettori, si tradiva chi con sacrificio aveva partecipato all’interno della lista pur non venendo eletto, ma almeno aveva portato i propri voti per la vittoria finale. Si tradivano le persone che ci avevano votato e fatto vincere come lista Arcobaleno e non come la fusione di due liste, “Libera-Arcobaleno” (come ha affermato il Picone sulla stampa). C’era in atto il pericolo realedella divisione, perdendo la sua originale motivazione, c’era la possibilità di scappare dagli impegni assunti, di eludere il programma, di confondere volutamente la propria identità. E questo, mi domando, per porre in essere che cosa? Il “Caos” per sfuggire da ogni impegno, che facesse fede solo ed esclusivamente all’Arcobaleno. Il voto, a suo tempo, ha stilato un verdetto: l’unico vincitore era l’Arcobaleno.

Per quale motivo si è “mescolato” il tutto? Eppure si afferma (vedi ultimo manifesto affisso dalla nostra maggioranza) che sia nell’ambito della scuola, sia nell’ambito dei lavori pubblici, assessorati retti fino ad ieri da componenti del gruppo a cui appartengo, si è fatto molto.Per quanto mi riguarda, non ho avuto nemmeno il tempo reale di poterlo fare, ma di sicuro, durante questi mesi, tutti i componenti del mio gruppo hanno messo il massimo impegno che potevano dare e qualche risultato è stato ottenuto, testimone è la stima avuta da tutti i dirigenti scolastici della Città che ci hanno ribadito, in questi giorni, chiamandoci, perché dispiaciuti per le revoche ricevute. Anzi, qualcuno si è pure lamentato perché non riescono a risolvere alcuni problemi di manutenzione ordinaria e qualche vecchio problema di manutenzione straordinaria come i tetti che scorrono per la pioggia copiosa di queste ore, lamentandosi degli assessori per la loro “latitanza”. La scuola merita un’attenzione superiore per farla rientrare negli standard ideali, opere che richiedono impegno, progettualità e risorse economiche. E noi su questo avevamo già realizzato la scuola materna di Via N. S. Antonio, recentemente inaugurata, avevamo pianificato e reso esecutivi gli interventi di messa in sicurezza della scuola media tramite Bando Inail, l’intervento di rifacimento delle coperture del plesso scolastico di Via N.S. Antonio per un importo di circa 100mila euro. Inoltre, la progettazione del recupero della palestra del plesso di via Rossini e la messa in sicurezza del plesso di via Collodi e la progettazione dell’asilo nido in Via N. S. Antonio. Crediamo, però, che ci sia ancora bisogno di uno sforzo comune per portare a termine quanto da noi programmato, per far si che la scuola funzioni nel miglior modo possibile, garantendo strutture più efficienti, per l’incolumità fisica dei nostri ragazzi, insieme ad un grado massimo di istruzione necessario per una sana futura generazione di onesti e civili cittadini. E questo qualche sforzo in più si può fare anche attraverso qualche sperpero in meno. Per quanto riguarda la viabilità, ricordiamo che la programmazione attualmente in fase esecutiva di via Romaniello e della zona Lavinaio, nonché i progetti per il recupero del centro storico e la riqualificazione delle arterie periferiche, sono comunque state attuate sotto la nostra egida.

Ritornando alle tematiche precedenti, pensiamo che gli interrogativi sono molti, la verità è unica, con la fusione “Arcobaleno-Libera” è morta la maggioranza che i cittadini avevano votato ed il sindaco è delegittimato. E’ nata una nuova maggioranza, non votata dai cittadini, ma voluta e creata attraverso manovre poco serie, fatte di scelte mirate ad interessi personali forse molto più grossi delle pur misere scelte fatte da Michele Conte e dal” fido” Filippo Zagaria. Ci permettiamo di usare qualche nomignolo storico, perché abbiamo, a supporto di quello che affermiamo, la documentazione che dimostra il tradimento politico di questi “signori”, all’interno del gruppo Arcobaleno. Una volta che essi avevano intuito che forse non c’era la possibilità di fare l’assessore, ossia non c’era “trippa per gatti”, come scriviamo nel manifesto affisso pochi giorni fa, in quanto il gruppo aveva deciso di non accettare incarichi assessoriali, il primo, il dottor Zagaria, ha lasciato il gruppo dichiarandosi indipendente ed andandosi a prendere immediatamente la carica assessoriale che non gli spettava più perché aveva ricoperto tale incarico già da un anno e tra l’altro facendo poco e male. Conte, invece, che non aveva fatto mai l’assessore, per la verità gli sarebbe pure toccato, è stato molto più onesto, si è preso una pausa di riflessione ma il giorno dopo ci ha comunicato che si dichiarava indipendente andando ad accaparrarsi l’ambito posticino di assessore comunale. Cariche che il Sindaco ha immediatamente assegnato ai due dissidenti del gruppo, forse per il rispetto dell’Arcobaleno,dimostrando, così, un alto senso di responsabilità “etico e politico”.

Ci dispiace aver chiarito in questo modo, ma questa è la pura verità e questa è la sede competente, il consiglio comunale, dove si devono dire anche queste cose, perché i cittadini devono sapere con chi hanno a che fare e chi li può o meno rappresentare e per quali interessi. Se andiamo a tralasciare per un attimo i nomi e puntiamo il dito in un’altra direzione, credo che le difficoltà siano sopraggiunte quando abbiamo fortemente denunziato tramite Pupia lo stato di anarchia totale che si vive nella casa comunale, sia a livello organizzativo che per il rispetto tra i ruoli. Uno stato aggravatosi, poi, quando si è parlato della questione “Cimitero” e di come si volesse portare avanti il suo iter per una garanzia di trasparenza e legalità per la realizzazione definitiva dell’opera. Abbiamo chiesto una commissione di tecnici avallata dalla Prefettura per garantire legalità e trasparenza con a capo un funzionario prefettizio e convocando tecnici anche da altre province, nominandoli mediante un pubblico sorteggio, convinti che per zone come le nostre, a forte rischio di infiltrazione camorristica, dovrebbe essere un iter consolidato per tutte le gare di una certa rilevanza economica. A rimarcare che la nostra idea ha valenza vi cito che la stessa presenza prefettizia è oggi richiesta esplicitamente dalla circolare esplicativa che detta i criteri per svolgere la gara europea di affidamento del servizio rifiuti.

Ritornando ancora sulla nuova giunta e sulle persone esterne al consiglio comunale chiamate a ricoprire i ruoli di assessore, cioè il dottor Savino, del neo segretario del Pd Angelo De Romae di Peppe Coppola, quest’ultimo componente della lista “Libera”, e sulle cose dette ad essi, ci teniamo a precisare che non vi è nulla di personale, anzi sono nostri amici, li vogliamo bene e li rispettiamo. E chi ha seguito un po’ più dall’interno le vicende “arcobaleniche” sa che noi eravamo tra i pochi a chiedere dal primo momento la presenza in giunta di più persone legate alla società civile all’interno dell’associazione Arcobaleno, per sancire questo indiscusso impegno con la lista e l’Associazione stessa (questo è un documento che lo dimostra)ed il dottor Savino, insieme a tutti gli amici dell’associazione sono testimoni, e possono confermare. Il Punto è che non possiamo essere assolutamente in sintonia sul metodo con cui essi sono stati scelti, perchè il dottor Savino si è dimesso nel mese di luglio scorso da presidente dell’associazione Arcobaleno, non senza avere espresso forte dissenso e polemica contro il sindaco Pagano, quindi crediamo che deve per lo meno spiegarci a che titolo, se non fortemente contraddittorio, ha accettato di entrare in giunta. Per il giovane amico De Roma vale lo stesso discorso: se si accetta di entrare in giunta a titolo personale potrebbe pure andare bene, ma a titolo politico, essendo il segretario del Partito Democratico a Trentola Ducenta, ci si dovrebbe porre più di una domanda. Ma le altre forze politiche originarie del progetto Arcobaleno dove sono? Sono state coinvolte? E se si, perchè non sono presenti? I consiglieri comunali che rappresentano il Pd dove sono? L’Udc, Libera, con il suo assessore Coppola, volendola dire alla Di Pietro, che ci azzeccano all’interno del progetto Arcobaleno? Per un politico che ricopre la carica di segretario di un partito anche importante, come il Pd, sono degli interrogativi essenziali, non solo per il rispetto delle regole interne al proprio partito, ma pure per le norme che regolano edarmonizzano i rapporti con le altre forze politiche. Siamo sicuri, però, che questo errore è frutto di cattivi suggerimenti dati ad arte da cattivi consiglieri e vecchi politici senza scrupoli tesi a voler primeggiare a tutti i costi, finanche a distruggere una sana esperienza giovanile.

Ultimamente il sindaco, poi, per cercare di recuperare l’errore politico fatto, ha anche inviato ai segretari di sezione una convocazione, mai fatta prima di allora, dove chiedeva la collaborazione dei partiti per risolvere questa crisi politica, una convocazione fatta in modo strumentale e molto tardiva praticamente a giochi compiuti. Questo è un atteggiamento che offende la serietà delle persone a cui poi è rivolto e svilisce il ruolo politico che svolgono, perché si chiede di avallare cose già stabilite da altri e mai discusse e nemmeno lontanamente condivise.

Di certo emerge un concetto, il gruppo Arcobaleno è morto e sepolto per colpa delle alchimie fatte dal “piccolo chimico” Nicola Pagano, anche per tale motivo, da questa sera, noi siamo un’altra cosa, siamo un nuovo gruppo che ha un solo interesse, quello di fare rispettare il programma che il popolo ha votato, e che da noi verrà sempre sostenuto in quanto siamo nati dalle ceneri dell’Arcobaleno stesso e che nessuno out-out potrà sciogliere e niente e nessuno ci potrà mai imporre di stare dentro o fuori la maggioranza. Perché questo gruppo è formato da uomini che hanno dimostrato con i fatti di non essere stati mai legati alla poltrona, ma di avere avuto sempre la corretta e nitida “visione della politica” che agisce per il solo interesse della collettività. Sicuramente questa “trasformata maggioranza” non ci convince, come non convince molti dei nostri elettori.

Noi voteremo a favore o contro secondo gli impegni assunti con la gente che ci ha votato perché, lo ribadiamo, questa non è la maggioranza che aveva scelto allora chi era andato a votare. Grazie.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico