30 ottobre 1938, Orson Welles mette in ginocchio l’America

di Redazione

Orson WellsAccadde Oggi. La paura degli estranei, o meglio degli alieni, diventa realtà il 30 ottobre del 1938, allorquando nell’ambito della trasmissione radiofonica Mercury Theatre on the Air, il 23enne Orson Welles, interpreta con estrema enfasi e grande professionalità una lettura del romanzo di fantascienza “La guerra dei due mondi”.

L’opera di Herbert Gorge Wells, forse per il livello interpretativo, forse per una sorta di errore globale di ascolto, viene ritenuta una notizia vera. Gli americani in pratica credettero che in quel preciso momento la terra stesse subendo lo sbarco di forze marziane capaci di potenti astronavi ed intenzionate nell’opera di conquista. In verità nè Orson Wells, né i produttori della trasmissione avevano intenzione di fare uno scherzo, ma il livello di verosimiglianza ad un fatto vero fu elevato alla massima potenza. La lettura era stata impostata come un notiziario, con intervalli di altri programmi ed aggiornamenti successivi di atterraggi che si susseguivano. In verità lo stesso Wells all’inizio pensava che il programma fosse di estrema noia e non avrebbe voluto farlo, ma… Resterà nella storia una telefonata arrivata al New York Times in cui uno spaurito signore chiese con fare serio “A che ora è la fine del mondo?”. Lo “scherzo” ebbe un successo senza precedenti e il regista della trasmissione ebbe ben tre offerte per la realizzazione di altrettanti film ad Hollywood, anche se la polizia intervenne denunciando i protagonisti e sequestrando le copie dell’adattamento. Tre anni dopo, il 7 dicembre del 1941, gli americani, proprio memori di questo inganno, fecero fatica a credere che le notizie che arrivavano via radio da Pearl Harbor, dove i giapponesi avevano attaccato la base navale americana, fossero vere, ma allora i fatti erano tutta altra cosa. Nel 2005 Steven Spielberg riesce ad acquistare l’unica copia dell’adattamento da Howard Koch, che era assente alla trasmissione e ne trae “La guerra dei mondi” .

“… sei minuti dopo che eravamo andati in onda le case si svuotavano e le chiese si riempivano; da Nashville a Minneapolis la gente alzava invocazioni e si lacerava gli abiti per strada. Cominciammo a renderci conto, mentre stavamo distruggendo il New Yersey, che avevamo sottostimato l’estensione della vena di follia della nostra America…” Orson Wells

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