Carovana Antimafie 2008, il 30 ottobre a Caserta

di Redazione

Carovana antimafieCASERTA. In viaggio per i diritti, la democrazia, la giustizia sociale. La “Carovana antimafie” è una iniziativa organizzata da Libera, Arci e Avviso Pubblico, un lungo viaggio di oltre due mesi, circa 100 tappe che toccheranno tutte le Regioni d’Italia …

… con appuntamenti itineranti, volti a sensibilizzare la cittadinanza sul tema della lotta alle mafie, sulla sicurezza sul lavoro e la lotta a qualsiasi forma di razzismo con modalità di coinvolgimento diverse: dal momento di riflessione ed incontri con magistrati e familiari di vittime di mafie a quello di gioco, dal convegno allo spettacolo, dalla proiezione di film all’ animazione per i più piccoli. I temi nazionali portati avanti dalla Carovana Antimafie saranno coniugati con le specificità del territorio, in quello che vuole essere un momento collettivo di riflessione e proposta.

Nata nel 1994 su iniziativa dell’Arci, la Carovana si è arricchita di nuovi compagni di viaggio ogni anno e ha esteso nel corso di questi anni il suo raggio d’azione; dapprima, aumentando progressivamente il numero delle tappe e diventando nel 2002 carovana nazionale. La 12° Carovana Nazionale antimafia sarà dedicata al 60° anniversario della Costituzione e della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. La Carovana muove da due diverse aree geografiche del paese: Sud, Centro-Nord , per ricongiungersi a metà dicembre nella tappa finale a Comiso in provincia di Ragusa. La Carovana é un viaggio per i diritti di tutti e contro tutte le mafie, contro il lavoro nero, l’usura, il racket, la tratta di esseri umani e ogni forma di sopraffazione.

L’edizione 2008 metterà l’accento sui diritti negati dei cittadini più deboli: diritti negati dalle mafie multiformi e invisibili, che affliggono anche le zone più economicamente sviluppate. E’ uno strumento itinerante che ogni anno porta in ogni città una riflessione per raccogliere idee, indicare percorsi e suggerire proposte per un rinnovato impegno antimafia. Il programma comprende incontri con le scuole, le associazioni, le istituzioni, i sindacati e i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali. I protagonisti di Carovana sono magistrati, rappresentanti delle forze dell’ordine, operatori di pace, testimoni delle associazioni antimafia, familiari delle vittime delle mafie provenienti da tutta Italia, insieme agli operatori delle cooperative che gestiscono i beni confiscati, registi, scrittori.

Queste le tappe in provincia di Caserta:

CASTELVOLTURNO 29 ottobre, ore 15.30, casa comunale, seminario su “Le reti ecologiche sui beni confiscati”;

CASERTA 30 ottobre, laboratorio di formazione sui beni confiscati in collaborazione con Asso.Vo.Ce;

CASAL DI PRINCIPE 31 ottobre, laboratorio di formazione sui beni confiscati in collaborazione con Asso.Vo.Ce;

MONDRAGONE 5 novembre (programma su www.dongiuseppediana.it).

Il manifesto appello della Carovana vuole riaffermare i valori della Costituzione e della Dichiarazione universale dei diritti umani e ricordare che la vera emergenza sicurezza in Italia sono mafie e corruzione e chiede in undici punti , pochi ma concreti, provvedimenti per un Italia più libera, più legale, più giusta. L’appello potrà essere sottoscritto dai cittadini durante le varie tappe o si può procedere alla raccolta in maniera autonoma. (Le schede firme compilate possono essere inviate fax al num. 081.8167001 o inviate via mail a dongiuseppediana@libero.it o consegnate c/o la sede di Libera Caserta Corso Umberto I n.153 Casal di Principe). Primi firmatari dell’appello: don Luigi Ciotti, Paolo Beni, Andrea Campinoti, Caparezza, Giancarlo Caselli, Massimo Cirri e Filippo Solibello, Emma Dante, Guglielmo Epifani, Niccolò Fabi, Claudio Gioè, Flavio Lotti, Carlo Lucarelli, Roberto Morrione, Moni Ovadia, Ulderico Pesce, Andrea Satta e i Tetes de bois, Peppe Servillo, Daniele Silvestri.

Dichiarazione di Don Luigi Ciotti

Don Luigi CiottiRitorna quest’anno la Carovana Antimafia. Ritorna, e non riparte, perché il nostro è un viaggio che non si è mai interrotto: è l’impegno quotidiano, sempre, a farsi viaggio, ricerca, scoperta, incontro, scambio. Le tante attività affrontate durante l’anno sono state altrettante tappe del percorso, il nostro modo di continuare a camminare. I

l concorso “Regoliamoci”, che ha coinvolto quasi 30mila ragazzi di 670 scuole, i campi di lavoro sui terreni confiscati alle mafie, scelti la scorsa estate da 1500 giovani, la nascita della rete europea antimafia FLARE: sono solo alcune delle mete toccate negli ultimi mesi. Come le carovane del deserto, anche noi ci spostiamo in gruppo, un gruppo sempre più grande, un “noi” sempre più numeroso. Strada facendo nuove realtà si uniscono, con le loro esperienze e specificità, con l’entusiasmo dei progetti e la fatica dei limiti.

Il nostro bagaglio si arricchisce così di risorse, idee e contenuti. E si appesantisce, ma di un peso che siamo fieri di portare: quello della responsabilità. In ogni zaino c’è infatti un tema da non tralasciare, un obbiettivo che facciamo nostro e ci impegniamo a realizzare. La creazione di reti di prossimità, per essere vicini alle vittime, alle famiglie, ai testimoni, a chi, per mille ragioni, è “escluso”.

La valorizzazione del lavoro: quello vero, pulito, che restituisce dignità ai territori e opportunità alle persone. La denuncia: delle complicità, dei ritardi, dei vuoti legislativi. L’educazione, come creazione di consapevolezza e stimolo alla partecipazione civile. E la cura della memoria, quel voltarsi indietro per guardare avanti, verso le prossime mete: la quattordicesima “Giornata della memoria e dell’impegno”, che il prossimo 21 marzo si svolgerà in Campania, a Napoli e a Casal di Principe. I secondi “Stati Generali dell’Antimafia”, programmati per l’autunno del 2009. Ripartire senza essersi fermati, e possibile? Sì, se non ci si sente mai “arrivati”.

Se il cammino nasce dalla consapevolezza che c’è ancora tanto da capire, da fare, da costruire. (Don Luigi Ciotti)

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