Cinema per le scuole a Casagiove

di Gaetano Bencivenga

una sala cinematograficaCASAGIOVE. Il 30 ottobre alle ore 18 presso il Cineclub Vittoria Filmhouse di Casagiove le scuole casertane sono invitate ad assistere gratuitamente alla proiezione del film “Pa-Ra-Da” di Marco Pontecorvo.

La pellicola, diretta dal figlio dell’indimenticato maestro Gillo e presentata con successo all’ultima Mostra di Venezia, racconta una storia vera di disperazione e speranza. Nella Bucarest del dopo Ceausescu, il clown di strada franco-algerino Miloud Oukili si fa carico di una missione, all’apparenza, impossibile. Riportare a una condizione esistenziale dignitosa centinaia di bambini e adolescenti romeni obbligati dall’estrema povertà a sopravvivere nel sottosuolo della città sembra, in effetti, una battaglia persa in partenza. Furti, accattonaggio, prostituzione rappresentano, infatti, il loro pane quotidiano, e producono il solo effetto di renderli disincantati, o peggio, indifferenti di fronte alla prospettiva di un destino inevitabilmente tragico. La forza di Miloud risiede proprio nel fatto di convincerli, poco alla volta e con dolcezza, a ritrovare l’entusiasmo infantile, insegnandogli la filosofia del sorriso e trasformandoli in artisti di strada famosi in tutto il mondo. Un sorriso che, ovviamente, mantiene un retrogusto amaro prodotto da una situazione di degrado sociale tuttora irrisolta in Romania come in altre parti del globo, ma che lascia, anche, spazio alla speranza di un futuro migliore. Marco Pontecorvo, oltre a dedicare il lungometraggio al padre, mostra di condividere con l’illustre genitore l’idea di un cinema di impegno civile, in grado di narrare verità scomode con garbo, consapevolezza e coraggio. La lunga pratica come direttore della fotografia gli permette, altresì, di tracciare un ritratto assolutamente realistico e per niente edulcorato del contesto ambientale filmato dalla macchina da presa. Un gran plauso all’iniziativa, quindi, che affianca all’attività, storicamente svolta dal Cineclub, di formare spettatori attenti ed esperti nella visione filmica e nel linguaggio cinematografico, uno scopo ancor piú efficace. Proporre, infatti, la visione di un’opera complessa come “Pa-Ra-Da” significa consegnare alle giovani generazioni un messaggio di tolleranza, integrazione e solidarietà razziale, che, proprio in questo periodo, pare aver perso ogni significato superato da campagne di odio e discriminazione provenienti da molteplici, incontrollabili fonti.

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