Rapporti politica-malaffare: condanna del Pd aversano

di Redazione

Gennaro DianaAVERSA. Il Pd dichiara lotta alle “zone grigie” ed alla “contiguità tra politica e malaffare” e chiede al Pdl “di fare la sua parte”. A farsi latore di quest’esigenza di intransigenza e trasparenza in politica è il coordinatore della segreteria del Pd di Aversa Gennaro Diana.

“La recrudescenza dei fatti di camorra che stanno attanagliando sempre più il territorio aversano, soprattutto negli ultimi periodi, – afferma Diana – non può non indurre ad operare serie riflessioni. Finalmente la malapianta della criminalità organizzata che investe Caserta e l’intero Agro aversano è diventata oggetto d’attenzione da parte dei media nazionali. E’ bene che tale attenzione continui in maniera tale da scongiurare lo spegnimento dei riflettori nazionali su queste terre, per tanti anni dimenticate e sottovalutate a proposito della pericolosità del fenomeno”.

Non mancano parole di apprezzamento nei confronti dell’operato del Ministro dell’interno Roberto Maroni. “Sicuramente da condividere la buona azione di contrasto posta in essere dal Ministro Maroni, il quale sta dimostrando sensibilità e determinazione. Bisogna, però, che l’intera classe politica sia coerente nell’operato, con la consapevolezza che per combattere la criminalità organizzata bisogna prima di tutto ottemperare al rispetto dell’etica e spazzare via i minimi sospetti di connivenze tra istituzioni e malavita. Il Partito Democratico, – prosegue il giovane esponente del Pd – fin dal primo momento, è stato chiaro su questo punto. Nelle nostre terre il Pd è stato intransigente su queste imprescindibili prerogative, ricorrendo, infatti, senza alcun indugio, ad espellere dal partito propri rappresentanti coinvolti in inchieste giudiziarie. (ndr. è evidente il riferimento all’esponente dell’assemblea regionale del Pd Enzo Natale indagato in una recente inchiesta della Dda) Noi democratici, ci aspettiamo ed anzi ci saremmo già aspettati comportamenti conseguenti anche nell’altra parte politica nel non esitare a far dimettere i due massimi dirigenti del Pdl campano, casertani e con ruoli nazionali di prestigio (ndr. riferimento al sottosegretario all’economia Nicola Cosentino e al deputato Mario Landolfi coinvolti nelle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia). Pur tenendo fede, infatti, al principio di presunzione di innocenza fino all’ultimo grado di giudizio, – precisa Gennaro Diana – in casi del genere c’è da prendere immediatamente atto che certi imbarazzi e sospetti , anche minimi, fanno male alla politica e si dovrebbe comprendere che è opportuno farsi da parte”.

Infine, l’appello di Diana alle nuove leve della politica di centrodestra. “Mi rivolgo anche ai giovani dirigenti aversani di Alleanza Nazionale, certamente apprezzabili per l’iniziativa di sensibilizzazione al tema del contrasto alla camorra per la difesa della legalità, ma ai quali chiedo di farsi portatori di una richiesta di bonifica della classe dirigente della loro parte politica, così come già è stato nel Partito Democratico”.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico