Alitalia, Veltroni lancia tre proposte. Sacconi: “Solo ovvietà”

di Antonio Taglialatela

Walter Veltroni ROMA. Sulla crisi Alitalia scende in campo il segretario del Pd Walter Veltroni che, in una lettera inviata al premier Silvio Berlusconi, indica tre proposte per il salvataggio della compagnia aerea.

“Di fronte all’incombere del fallimento – scrive Veltroni – il governo non può dire di avere già fatto tutto quello che poteva, perché non è vero”. Prima proposta: “La Cai faccia un passo avanti verso le posizioni espresse dai sindacati, come le indubbie condizioni di vantaggio ad essa offerte dal decreto del governo consentono e richiedono”. Seconda: “Ci si attivi per riprendere i fili di quei negoziati con soggetti esteri, che, da soli o con Cai, potrebbero acquisire, rispondendo al bando tardivamente pubblicato dal commissario, un ruolo rilevante nella salvezza e nello sviluppo di Alitalia”. Terza: “Il commissario, in rappresentanza di Alitalia, e su preciso mandato del governo, concluda immediatamente e positivamente una intesa con tutti i sindacati consentendo così poi a Cai e/o a compagnie aeree straniere di acquisire Alitalia, garantendone la sopravvivenza”.

A rispondere è il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi: Mi sembra che il ‘filosofo Catalano’, al secolo il segretario del Pd, Walter Veltroni, ci ha detto delle cose ovvie. Ci dice che dobbiamo fare presto e bene invece di tardi e male: ne siamo convinti”. E sottolinea che “non non risultano nuove manifestazioni di interesse per Alitalia”. La linea del governo, dunque, non cambia: l’unica strada possibile di salvezza per Alitalia è costituita dal consorzio Cai. Il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, poi definisce impraticabile l’ipotesi avanzata da piloti, assistenti di volo e di terra, di mettere a disposizione il Tfr e parte delle retribuzioni per tentare di risollevare Alitalia con circa 340 milioni di euro. “L’unica speranza – spiega Matteoli – è che i sindacati decidano di firmare in modo che il governo possa parlare con Cai e la convinca a ripresentare l’offerta. Allo stato c’è solo Cai – conclude il ministro – ma se esce un’altra cordata siamo disponibili a valutarla. Il commissario Fantozzi in questi giorni ha cercato contatti con tutti, ma allo stato c’è solo Cai”.

Intanto, i tempi sono sempre più stretti: il presidente dell’Enac, Vito Riggio, ha ribadito che se il commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, non riuscisse a presentare entro giovedì un piano di emergenza, la licenza sarà sospesa.

Il governo sta tentando fino all’ultimo minuto di riavviare e concludere positivamente la trattativa. Oggi, infatti, l’amministratore Rocco Sabelli, e il presidente Roberto Colaninno sono stati ricevuti a Palazzo Chigi dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta.

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