Multa da 500 euro alle prostitute in strada

di Redazione

Francesco NuzzoCASTELVOLTURNO. Cinquecento euro di multa ad ogni prostituta che sosterà sulla Domiziana o nei viali residenziali del territorio comunale.

Ora Francesco Nuzzo, magistrato per professione e sindaco per elezione, è convinto di poterlo fare ed ha dato subito mandato al suo ufficio di predisporre l’ordinanza «a difesa dell’incolumità pubblica». Lo può fare in virtù delle nuove norme sulla sicurezza varate dal governo Berlusconi. E lui, che pure guida una maggioranza di centrosinistra e si era candidato sotto le insegne del Campanile, non ha esitato un attimo ad attaccarsi sul petto la stella di sindaco-sceriffo. Lo sfruttamento della prostituzione lungo la Domiziana è da decenni un problema di sicurezza e ordine pubblico. «Fino a ieri però – dice Nuzzo – avevo armi spuntate, potevo solo multare gli automobilisti per violazione al codice della strada. Oggi chi offende il decoro pubblico attirando clienti per strada o facendo addirittura sesso in luogo pubblico verrà multato con il massimo della pena. Vigili urbani, carabinieri e polizia avranno il compito di far rispettare la mia ordinanza».

Ma questi sono giorni di super lavoro per gli uffici alle dirette dipendenze di Nuzzo. Il sindaco-magistrato-sceriffo non risparmia infatti i suoi colleghi togati che continuano a mandargli sul territorio pregiudicati agli arresti domiciliari provenienti da altri Comuni che poi, risultando nullatenenti, chiedono assistenza sociale all’ente locale. Ieri mattina Nuzzo ha infatti preso carta e penna e ha scritto al Presidente Corte d’Appello di Napoli, al Procuratore della stessa Corte, al Procuratore di Santa Maria: «Gli uffici comunali hanno informato il sottoscritto che, soltanto negli ultimi 10 giorni, sono state inoltrate sette domande di assistenza sociale da parte di soggetti sottoposti a misura cautelare degli arresti domiciliari. Dette persone, contestualmente, hanno richiesto la residenza in questo Comune. In sostanza si trasferisce il carico delle spese da un Comune all’altro, senza una plausibile giustificazione, aumentando anche la presenza delinquenziale su un territorio già devastato dalla malavita, secondo le evidenze quotidiane».

Ma ora Nuzzo è pronto ad utilizzare la stella di sceriffo anche per contrastare l’immigrazione clandestina: «Faccio un esempio concreto – dice il sindaco – abbiamo sul territorio comunale un palazzo in cui risulta legalmente residente un solo immigrato e ve ne abitano trenta. Questo non è possibile. Farò un’ordinanza di sgombero e segnalerò alla forze dell’ordine eventuali irregolari. Anche per la droga ora ho la possibilità di agire con più efficacia. La repressione è chiaro spetta sempre alle forze dell’ordine. Ma le zone dello spaccio sono aree degradate e io intendo eliminare quel degrado».

Insomma più controlli, più vigilanza, più severità in qualità di «ufficiale di governo» e a colpi di ordinanza. Con l’obbligo comunque di comunicare al prefetto ogni iniziativa che il sindaco intende adottare. Già perché i prefetti avranno il ruolo di coordinare e sovrintendere all’azione dei primi cittadini. E questo ha una sua evidente logica in un territorio in cui molto spesso i confini dei territori urbani si sovrappongono. Potrà capitare per esempio che sul vialone Carlo III a Caserta, dove hanno competenza territoriale ben quattro sindaci, ciascuno firmi ordinanze in contrasto con quelle degli altri. Un bel groviglio di divieti che proprio il prefetto dovrebbe districare per far comprendere agli automobilisti in transito cosa si può fare e cosa no.

da “Il Mattino”, giovedì 07.08.08 (di Claudio Coluzzi)

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