Berlusconi: “L’emergenza rifiuti è finita”

di Antonio Taglialatela

Silvio Berlusconi NAPOLI. Da Napoli, al termine della riunione del Consiglio dei Ministri, il premier Silvio Berlusconi annuncia: “E’ finita l’emergenza rifiuti”.

“Dopo 58 giorni – ha spiegato il presidente del Consiglio, intervenuto in conferenza stampa assieme al sottosegretario Guido BertolasoNapoli è tornata ad essere una città pulita, una città occidentale, dove non c’è più il disastro della spazzatura nelle strade”.

Il governo in carica, secondo il Cavaliere, ha compiuto un’impresa “che nessuno in passato aveva potuto realizzare” e manifesta l’intenzione di voler “investigare” e chiarire le cause che hanno provocato il disastro campano.

E, parlando dei disordini e dei blocchi stradali contro l’apertura delle discariche verificatisi in precedenza, Berlusconi non ha dubbi: “Lo Stato è tornato a fare lo Stato”.

Ora il futuro, immediato. Il premier parla di due nuove discariche, Chiaiano e Terzigno, da far entrare in funzione. Di termovalorizzatori, affermando: “Quello di Acerra si concluderà entro gennaio, mentre per quello di Salerno siamo all’appalto e poi abbiamo pensato al termovalorizzatore di Napoli e a quello di Santa Maria la Fossa (nel casertano, n.d.a). Si tratta di un piano che avrà tempi anticipati rispetto al programma. Grazie a tre turni lavorativi anche il sabato e la domenica. E così si potrebbero dimezzare i tempi di costruzione dei termovalorizzatori”. E, infine, di raccolta differenziata, chiarendo che saranno “commissariati i Comuni che non adempiranno nei tempi previsti”. Un atteggiamento “da padre di famiglia”, con “stimolo per i Comuni a raggiungere gli obiettivi anche con un appoggio concreto e allo stesso tempo mano ferma con chi non rispetterà gli stessi obiettivi”.

L’appello va poi ai cittadini, affinché cambino mentalità: “E’ tempo che si abbia l’educazione di considerare le strade come le proprie case: dobbiamo avere la volontà, a partire da Napoli, di diventare come il Giappone, dove, in due giorni, al G8 di Tokyo non ho visto per strade un mozzicone, né una carta di caramella. A partire da Napoli, si deve aprire una nuova era di ordine e decoro”.

Un accenno anche al degrado in cui versano gli scavi di Pompei: “Gli scavi si trovano in uno stato di indecenza e quindi abbiamo deciso di nominare un commissario per restituirlo al suo ruolo. Abbiamo nominato commissario straordinario il prefetto Renato Profili per riportare Pompei alla dignità che merita”.

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