Afghanistan, due soldati italiani feriti: non sono gravi

di Antonio Taglialatela

militari in AfghanistanAFGHANISTAN.Una pattuglia di militari italiani è stata investita mercoledì pomeriggio dall’esplosione di una mina radiocomandata mentre attraversava le strade di Herat, in Afghanistan.

Feriti, ma non gravi, il tenente dell’Aeronautica Gabriele Rame, di Benevento, colpito ad un braccio e a una gamba,eil primo aviere Francesco Manco, di Zollino (Lecce), che ha riportato fratture alle gambe. I due sono stati trasferiti su un elicottero spagnolo in un ospedale da campo ‘Gole 2’ di Erta, sede del comando italiano, dove sono stati sottoposti a intervento chirurgico. Il ministro della Difesa italiano Ignazio La Russa ha riferito che le condizioni dei due militari “non destano eccessiva preoccupazione”. L’agguato è avvenuto a sette chilometri dall’aeroporto di Herat, in una zona ritenuta tranquilla. I militari erano impegnati in un’attività di pattugliamento antirazzi in località Shiwashan, a bordo di un blindato Vtlm Lince, quando, intorno alle 19.45 ora locale, sono incappati sul led di un ordigno. Secondo fonti spagnole, anche i due elicotteri Superbolli di Madrid intervenuti in soccorso dei militari italiani sono stati attaccati. Per coprire l’attività di recupero sono dovuti arrivare in aiuto due elicotteri d’attacco italiani A-129 Mangusta.

Proprio mercoledì pomeriggio, alle commissioni di Camera e Senato riunite a Palazzo Madama, il ministro La Russa aveva parlato di Afghanistan, annunciando che la linea strategica del governo per l’Afghanistan non cambia, “rimane quella di incentivare una maggiore capacità di risposta delle forze armate e della polizia afgane per tutto il tempo che sarà necessario”. La Russa ha sottolineato: “Non sono un guerrafondaio, non c’è intenzione di intensificare le attività militari con l’uso della forza ma solo di mantenere gli impegni presi”. Così come per ora dell’uso dei Tornado non se ne parla, con questi chiari di luna…”. Quando verrà rifinanziata la missione “se troveremo le risorse bene, altrimenti niente”. Quanto alla sua dichiarazione delle scorse settimane sul fatto che nella parte sud della zona ovest la task force 45 sia stata impegnata, nell’ambito delle regole d’ingaggio stabilite, in attività militari e di uso della forza, il ministro spiega che “mi è sembrato doveroso farlo sapere non solo per rispetto per chi fa il proprio dovere, ma anche perchè venisse meno una sorta di ipocrisia, una zona d’ombra: ‘certe cose si fanno, non si nascondono, ma non si dicono'”. Ma anche perchè quelle azioni si succedono “da almeno un anno” e “non si dicesse che dipendeva da La Russa diventare guerrafondai improvvisamente”. L’esponente del Pdl ha infineevidenziato il grande apprezzamento delle autorità afghane per la missione italiana, ribadendo come “l’atteggiamento del precedente governo fosse identico al nostro, ma veniva recepito con l’inevitabile timore che i buoni intendimenti di Prodi e Parisi potessero vacillare per l’instabilità e la presenza di una linea radicalmente alternativa nel governo”.

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