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Teatro e disabilità mentale a “Villa Degli Ulivi” di San Leucio
SANTARPINO. Ancora una volta il Centro di Riabilitazione Villa degli Ulivi di San Leucio allavanguardia nel campo della riabilitazione della malattia mentale.
Listituto guidato dal direttore sanitario, dottor Angelo Bellofiore, ha ospitato lo scorso fine settimana uno spettacolo della Compagnia Teatrale Gerardo Plazza di SantArpino riservato agli ospiti della struttura. A margine della messa in scena di Nu Testimone cieco, la piece la cui regia è stata curata da Dino Arbolino, il dottor Bellofiore ha affrontato il tema della cura di queste particolari tipologie di malattie attraverso la teatro terapia e le altre terapie legate allarte e alla cura del sé.
Questo spettacolo – precisa il Direttore Sanitario di Villa degli Ulivi – rappresenta un ulteriore momento di continuità allinterno di quel percorso che da tempo la nostra struttura ha avviato per favorire lintegrazione e la riabilitazione dei pazienti. Da oltre due decenni è convinzione diffusa a livello scientifico che attraverso attività quali quella teatrale o similari, come quella musicale, si possano abbattere i muri della ghettizzazione che si frappongono fra il malato mentale e il contesto sociale che lo circonda e nel quale lo stesso malato deve prima o poi reintegrarsi e reinserirsi. Dalla nostra esperienza sul campo, e dai dati in materia, posso sottolineare come i pazienti che affrontano tale tipo di percorso fanno registrare un graduale, ma inesorabile, abbassamento delle cure farmacologiche, una significativa riduzione degli aspetti legati allansia, insomma più facilmente riescono ad iniziare percorsi che portano alla cura del se e allapertura al mondo esterno. Del resto grazie al teatro i nostri pazienti imparano aspetti basilari della convivenza quali il rispetto delle regole, il rispetto di loro stesso, riescono a gestire lansia in quanto si confrontano con quella da palcoscenico e il concetto di prestazione. Per loro poi è fondamentale anche rivestire il ruolo di spettatori imparando a canalizzare le emozioni che vivono guardando una messa in scena. Come ogni momento della vita umana, anche assistere ad una piece teatrale è un momento riabilitativo. Certo, come in tutti campi, non sempre la strada è in discesa ma molto resta ancora da fare, tuttavia il seme è stato gettato e credo fermamente che la strada della riabilitazione sia quella giusta. Se da un lato ancora oggi è difficile capire e rapportarsi con la malattia, che per larghi strati sociali resta purtroppo ancora qualcosa di negativo e pericoloso, dallaltro tutti debbono tenere a mente una lezione, sublimemente sintetizzata nel film A Beatiful Mind: ogni malato è un caso a sé stante ma ognuno, trovata la chiave di lettura personale, può riabilitarsi attraverso larte, il lavoro o semplicemente la cura di se stesso.
Entusiasti gli ospiti di Villa degli Ulivi che alla fine si sono confrontati anche gli attori della Compagnia Plazza, a loro volta estremamente gratificati da tale esperienza.
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