27 maggio 1895: Oscar Wilde incarcerato per sodomia

di Redazione

Oscar Wilde Accadde Oggi. Di nascita irlandese, Oscar Wilde apre gli occhi a Dublino il 16 ottobre del 1854, è figlio del famoso oftalmologo, William, conosciuto dalle migliori case reali del nord d’Europa e di “Speranza”, Jane Francesca Elgee, donna dalle mille virtù, capace di dare vita ad un salotto letterario nella sua Dublino di metà ottocento.

Primo attore da subito negli studi classici, mostra senza mezze misure la sua faccia eccentrica ed irriverente, forte anticlericale, diventa uno dei massimi esponenti dell’Estetismo della Victorian Age. Vive anche le stravaganze, gli eccessi, gli scandali dell’epoca , “riesco a resistere a tutto, tranne che alle tentazioni” dirà egli stesso in quel periodo giovanile. Si sposa con Costanze Lloyd e ha da questa due figli. In contemporanea scrive e pubblica il Ritratto di Dorian Gray, indiscusso capolavoro, capace di suscitare ancora oggi svariate interpretazioni. Proprio quel suo essere eccentrico lo porta a rapporti amorosi con giovani del proprio sesso, ma i fatti si complicano allorquando si innamora di Lord Alfred Douglas, una cosa che proprio non va giù al mondo dei ricchi inglesi. Continua a sfornare libri a iosa, Il ventaglio di Lady Windermare, Un Marito ideale, Una donna senza importanza. Viene denunciato dal padre di Alfred Douglas (a tutti noto come “Bosie”), come sodomita, si difende querelando a sua volta Douglas di calunnia, ma questi porta in tribunale una lunga fila di giovani poveri ed omosessuali che confessano di avere avuto rapporti innaturali con Wilde. E’ la fine, viene incarcerato il 27 maggio del 1895 e condannato a 2 anni di lavori forzati. Potrà rivedere carta e matita solo dopo 19 lunghi mesi di prigionia, giusto il tempo per dare vita a La ballata del Carcere di Reading, uno sferzante attacco al regime carcerario inglese, che tra l’altro prevede che i figli minori seguano la madre nelle regie galere. E’ un successo enorme che non riesce a toglierlo dai guai economici. Esce nel 1897 e si sposta vivendo anche a Napoli e Taormina dove cerca di passare i suoi ultimi giorni con l’amante di sempre, “Bosie”, ma i familiari di entrambi fanno di tutto per rendere alla coppia la vita difficile. Muore nel 1900 per una forma acuta di meningite.

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