56° raduno bersaglieri, collegamento su maxischermo dal Libano

di Redazione

Bersaglieri in bicicletta d'epocaCASERTA. Non ha voluto mancare all’appuntamento con i suoi bersaglieri che, a Pordenone, hanno festeggiato il loro 56° raduno nazionale.

Il Generale Vincenzo Iannuccelli, comandante della Brigata Bersaglieri “Garibaldi” con sede a Caserta, da pochi giorni ha sostituito il Generale Paolo Ruggiero, comandante della Brigata “Ariete”, nelle cui fila annovera l’11° Reggimento bersaglieri che è tornato dal Libano proprio venerdì scorso. Erano in centomila i bersaglieri in servizio ed in congedo che con le loro famiglie hanno invaso pacificamente Pordenone nel corso del fine settimana, per la conclusione del 56/mo raduno nazionale. Presenti anche 15 bersaglieri che sono giunti a Pordenone pedalando per mille km. da Bari. Alla presenza del sottosegretario Roberto Menia in rappresentanza del Governo e del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale Fabrizio Castagnetti, i fanti piumati hanno sfilato, in un clima di festa, per le vie della città.

“Non c’è teatro di operazioni – ha ricordato il Generale Castagnetti – dai Balcani al Libano, dall’Iraq all’Afghanistan, non c’è situazione di emergenza e non c’è evento di particolare rilievo ove i bersaglieri non siano stati presenti”. Aperto dalla fanfara di Lonate Pozzolo (Varese), il corteo comprendeva giovani e reduci, suddivisi in sette scaglioni, tutti a passo di corsa. Dei reparti in servizio dell’Esercito ha sfilato l’11/mo reggimento di Orcenico, appena rientrato dal sud del Libano, dove ha operato in seno alla missione Unifil per sei mesi. A correre con loro vi erano anche un reduce della battaglia di El Alamein, Pasquale Cipriani, di 85 anni, e un senatore della Repubblica, il generale Mauro del Vecchio. Molti applausi hanno seguito la lettura del messaggio giunto dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che tra l’altro dice: “Le fiamme cremisi, con entusiasmo e immutato ardore giovanile, hanno fatto la storia nazionale e dell’Esercito, dalle campagne risorgimentali sino alle attuali missioni per il mantenimento della pace”. Durante la cerimonia di apertura, su un maxi schermo è stato realizzato un collegamento con i bersaglieri della Brigata Garibaldi, attualmente nel sud del Libano come caschi blu.

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