Riammessa la Dc di Pizza, possibile slittamento delle elezioni

di Antonio Taglialatela

Giuseppe Pizza ROMA. Era stato escluso perché troppo simile a quello dell’Udc. Oggi il Consiglio di Stato riammette il simbolo della Democrazia Cristiana di Giuseppe Pizza e, di conseguenza, la data delle elezioni politiche, in programma il 13 e 14 aprile, potrebbe essere rinviata.

La Dc, infatti, non avrebbe i trenta giorni di campagna elettorale previsti dalla legge. Ad annunciarlo il ministro dell’Interno Giuliano Amato. Tuttavia, occorre il giudizio finale di merito che sarà chiamato ad esprimere il Tar del Lazio. “A noi – ha spiegato Amato – stamane viene comunicata una decisione cautelare che potrebbe essere modificata dal giudizio di merito per la riammissione di un simbolo e quindi la presentazione di una lista questa è una procedura non prevista dalla legge elettorale che può avere tempi indefiniti, alla quale tuttavia bisogna conformarsi, e quindi al momento non posso escludere che essa comporti un rinvio della data delle elezioni”. Rinvio che dovrà essere eventualmente deciso dal governo e dal presidente della Repubblica. “Poi – ha chiarito il ministro – è possibile che su questo si innesti un regolamento di giurisdizione da parte della Cassazione per valutare se i tribunali amministrativi sono o no competenti a intervenire nel procedimento elettorale”. Una notizia non certo presa bene dai vari schieramenti politici. Il candidato premier del Pdl, Silvio Berlusconi, rivolge un appello alla Dc di Pizza “affinché abbia senso di responsabilità e rinunci alla richiesta di avere altri giorni in più per la campagna elettorale. Ma allo stesso tempo – ha aggiunto il Cavaliere – chiedo alle tv di recuperare gli spazi per la Dc di Pizza”.

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