Palermo, alunni picchiano i professori

di Redazione

 PALERMO. Tempi duri per gli insegnanti e, questa volta, non è il peso della busta paga a preoccupare ma il comportamento a dir poco scorretto degli alunni.

Si ripete l’ennesimo caso di violenza in classe. Sedie spaccate in testa, percosse, spallate e atti di bullismo. Vittime delle aggressioni sono proprio i docenti. L’ultima storia di ordinaria violenza è accaduta nella scuola media “Giovanni Verga” del quartiere popolare di Ballarò a Palermo. A denunciare l’accaduto la preside dell’istituto, Rosa Maria Rizzo, che insieme al suo vice, Andrea Vanella, ha lanciato l’allarme anche rivolgendosi al “Giornale di Sicilia” oltre che denunciando l’accaduto alle forze di polizia. Dei bambini, dagli undici ai quindici anni, hanno mandato all’ospedale il vicepreside dell’istituto. Il dirigente non era il bersaglio scelto dai ragazzi ma, suo malgrado, è stato spedito al nosocomio con la testa rotta. Voleva dividere due giovani che stavano litigando e per tutta risposta uno di loro gli ha tirato una sedia in testa. Sono stati necessari alcuni punti di sutura per chiudere la ferita al capo. Ma non finisce qui. Nei giorni scorsi vittime della tracotanza degli alunni sono state due insegnati: quella di educazione fisica, nel tentativo di non fare uscire un”alunna dalla classe, ha ricevuto una spallata che l”ha fatta cadere a terra, mentre un’altra è stata costretta ad una settimana di malattia. Insomma, come dicono i docenti dell’istituto e non solo, “la situazione è grave”. Ma un altro grido d’allarme viene lanciato dagli operatori scolastici che lamentano “l’assenza delle istituzioni”. Secondo la direttrice dell’istituto, la spiegazione del fatto risiederebbe in parte anche nell’alto grado di disagio e degrado che caratterizza Ballarò, che è un quartiere povero e difficile di Palermo, dove anche andare scuola è un problema. Inoltre, continua ancora la preside, l’istituto ospita 220 alunni di diversa etnia, e spesso la convivenza “non è semplice”.

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