Il vescovo di Pompei: “La politica è una schifezza sociale”

di Redazione

Monsignor Carlo LiberatiSul Corriere Della Sera è apparso un commento durissimo a firma del vescovo di Pompei Carlo Liberati: “La politica è una schifezza sociale”.

A pochi giorni dalla chiusura della campagna elettorale chi vive la realtà della Campania si rende conto in prima persona delle fantomatiche ed illusorie promesse fatte dalla classe politica. Un monito, quello del vescovo, che dovrebbe far riflettere tantissimo chi in giro ha fatto ancora una volta promesse irrealizzabili. Il vescovo si è soffermato sulla realtà campana sommersa da un mare di problemi che nessuno ha mai risolto o si accinge a rivolere realmente. Giusta l’osservazione del vescovo: “Io non credo nei politici perché nessuno meglio di loro sa ingannare, fanno solo promesse per ottenere il voto, come può un politico che guadagna migliaia e migliaia di euro, capire chi guadagna 450 euro”. Pensieri espressi anche dal sottoscritto in un recentissimo articolo sui politici. Pensieri che confermano il malumore esistente inIitalia, e il disprezzo totale verso questa classe dirigente che non lavora per rigenerarsi. Le parole del vescovo sono le stesse che la gente dice continuamente in questi giorni nessuno si fida di quello che stanno dicendo. Sembra retorica ma non lo è, è la pura realtà di questa pessima campagna elettorale, per non parlare della legge elettorale. I lati oscuri sono in tutti gli schieramenti, è vero che non bisogna fare di tutt’erba un fascio ma veri segnali di cambiamento non arrivano da nessuna parte. Chi in un modo chi in un altro, sono tutti complici del disastro targato Italia. Sembra di assistere ad un dialogo tra sordomuti: i politici non parlano poiché si chiudono nei teatri e nelle sale attorniati dai loro fidatissimi sostenitori, i cittadini non ascoltano perché non hanno più a disposizione i comizi di piazza. In giro si respira aria di sorpresa, vuoi vedere che i cittadini sono stati molto intelligenti ed hanno beffato anche le società di sondaggio? E che il dato più eclatante sarà quello di tutti coloro che non andranno a votare? La sensazione sembra essere proprio l’ultima, il popolo è stanco, non ha più la forza di ascoltare le stupidaggini dette con estrema bravura dai politici, vuole fatti, purtroppo nelle chiacchiere di questi giorni di fatti reali ce ne sono ben pochi.

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